di Pino Visconti
Vico Equense - Il gioco ha sempre avuto un ruolo importante fin dai primi tempi della storia dell’uomo, ritenuto
un’attività e un’esperienza utile per lo sviluppo della personalità e per l’allenamento della sfera
cognitiva.
Principi che sono alla base della pedagogia e delle teorie sull’educazione degli infanti, e in
particolare sul valore educativo del gioco, tanto a cuore di Maria Montessori, il cui metodo
applicativo è stato adottato in tutto il mondo.
Il gioco con le sue caratteristiche , i suoi tempi e le sue condizioni è un virtuoso strumento con cui il
bambino impara a conoscere, gestire e controllare le proprie emozioni, oltre ad essere un utile
tramite per interagire con altri bambini.
Col gioco si assaporano, quindi, le prime esperienze di socialità, ma anche la soddisfazione di
provare a vincere riuscendo a superare alcune difficoltà, che si contrappone, il più delle volta, alle
sensazioni dell’insuccesso.
Il gioco diventa così una vera e propria palestra per migliorare il carattere, perché, organizzato
com’è, sul principio delle regole, è un esercizio di rispetto e di ubbidienza, che, certamente,
avranno risvolti positivi non solo sull’educazione, ma anche sul senso civico del bambino.
Sono stati questi concetti che hanno spinto i responsabili del Circolo Sportivo – Culturale Città di
Vico Equense, a proporre, da 15 anni, ai bambini dai 5 ai 10 anni, e in questi ultimi tempi, anche ai
piccolissimi di 4 anni, un “regalo esperienziale", fornendo loro un’occasione di confronto,
partecipando alla Piccola Corsa di Primavera, che, com’è noto si svolgerà Giovedì 25 Aprile.
E già la corsa, il movimento individuale senso – motorio per eccellenza che, anche senza il
suggerimento dei genitori, viene sviluppato con l’intento di scoprire e comprendere la realtà che
sta intorno al bambino, che corre per raggiungere la mamma dopo aver lasciato la mano del papà,
oppure per calciare un pallone, o ancor più per acchiappare una farfalla nel proprio giardino o in
un parco pubblico.
La corsa diventa, per un giorno, una gara sportiva che i bambini, maschietti e femminucce, misurati
in base alla loro fascia d’età, vivranno mettendosi in gioco nel rispetto delle regole che ne
caratterizzano lo svolgimento, privilegiando ed esaltando, nel contempo, il contatto degli uni
verso gli altri.
Saranno questi i componenti ludici ad aprire la mente dei bambini, che, certamente, assimileranno
le esperienze fatte durante i passaggi dei momenti del gioco – corsa (ritiro del pettorale, chiamata
per l’allineamento alla partenza, il via dello starter, la tratta da percorrere, l’arrivo, la classifica),
lasciando, in memoria il ricordo del piacere e del divertimento provati nel partecipare.
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