Ci siamo, è il giorno della scelta. In venti comuni della provincia di Napoli si voterà anche per eleggere il sindaco e rinnovare il consiglio comunale. Elezioni annullate pochi giorni fa ad Arzano per il sopravvenuto scioglimento del Consiglio per infiltrazioni camorristiche deciso dal consiglio dei ministri. Sette sono i comuni, con popolazione superiore ai 15mila abitanti in cui si potrebbe andare al ballottaggio il 9 giugno prossimo, ovvero Bacoli, Casavatore, Casoria, Grumo Nevano, Noia, Sant'Anastasia, Sant'Antonio Abate. Tredici, invece, i centri a turno unico che da domani avranno un nuovo primo cittadino: Anacapri, Capri, Crispano, Carbonara, Comiziano, Casamicciola, Casola di Napoli, Meta di Sorrento, Roccarainola, Santa Maria la Carità, Trecase, Striano e Liveri, dove virtualmente Raffaele Coppola, unico candidato in campo, è il sindaco già elettore. Basterà raggiungere il quorum del 50%+1 degli elettori aventi diritto. Lo spoglio delle schede sarà effettuato dalle 14 di domani. In campo 63 aspiranti primi cittadini, 7 le donne, sostenuti da un esercito di 130 liste. Una consultazione che coinvolgerà poco più di 345mila residenti. Si vota con una sola scheda per eleggere sia il sindaco che i consiglieri comunali. Il voto si esprime tracciando un segno sul simbolo della lista o sul nome del sindaco.
Nei Comuni con meno di 15mila abitanti non è possibile votare per un candidato alla carica di sindaco diverso da quello collegato alla lista. È eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero dei voti. Nei comuni inferiori ai Smila abitanti si può esprimere una sola preferenza per un candidato al consiglio comunale, scrivendo il cognome nella riga corrispondente alla lista. Per tutti gli altri comuni si possono esprimere fino a 2 preferenze ma di sesso diverso, pena l'annullamento della seconda preferenza. Nei Comuni superiori ai 15mila abitanti è possibile il voto disgiunto: si può votare una lista e un candidato non collegato alla lista votata. È eletto chi ottiene almeno il 50% più uno dei voti validi. Una tornata elettorale con i fari accesi dell'Antimafia a Casavatore e Crispano, al voto dopo lo scioglimento del Consiglio per camorra. Ad Arzano, come detto, voto annullato per lo stesso motivo.
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