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venerdì 7 giugno 2019

Eventi. In mostra a Sorrento, gli scatti Giuseppe Leone: “Carnet de Voyage: dal Barocco al Neorealismo”

Il fotografo siciliano, amico di Sciascia, Consolo e Bufalino, protagonista al museo Correale

Sorrento - Fino a domenica, il museo Correale di Sorrento ospita la mostra del fotografo siciliano Giuseppe Leone dal titolo “Carnet de Voyage: dal Barocco al Neorealismo”. Prodotta dal Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito", presieduto da Mario Esposito, e curata da Filippo Merola ed Emanuela Alfano, con la direzione artistica dell'artista sannita Peppe Leone, l'iniziativa si concluderà con una cerimonia di premiazione, in programma il 9 giugno, alle ore 10.30, al museo Correale, nel corso della quale il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, assegnerà a Giuseppe Leone il Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito” 2019 per la fotografia. Il percorso iconografico esplora le forme e le tecniche di rappresentazione del paesaggio meridionale e dell’antropologia umana e culturale attraverso diciotto fotogrammi, che vanno dagli anni ’50 ad oggi. Contributi fotografici che raccontano non soltanto le esperienze dirette, una sorta appunto di carnet de voyage, ma anche quelle relative all’analisi della complessità culturale attraverso gli strumenti offerti dalla fotografia in bianco e nero, intesa come linguaggio e non semplicemente come tecnica.
 
“La fotografia e l’atto di scattare comporta sempre una scelta: l’occhio, la testa e la sensibilità permettono al reale di sublimarsi e di restare nella memoria imprimendosi su un fotogramma”, dichiara l’artista siciliano, conosciuto in tutto il mondo, che nel suo viaggio artistico-letterario si è accompagnato ad intellettuali come Antonino Uccello, Danilo Dolci, Leonardo Sciascia, Vincenzo Consolo, Gesualdo Bufalino. Il tema, di ampio respiro, della mostra, patrocinata dal Comune di Sorrento e dall’assessorato al Turismo della Regione Campania, riguarda l’esperienza del “viaggio” umano, fisico, geografico, sociologico, storiografico, raccontato attraverso un linguaggio che metta in evidenza il rapporto tra il soggetto indagante e il paesaggio, il racconto multimediale come strumento di analisi per la formazione di nuovi scenari, uscendo e illuminando le contraddizioni, le lacerazioni, le conflittualità dell’esistenza senza orpelli o retoriche.

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