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Gennaro Esposito, Andrea Buonocore e Antonino Cannavacciuolo |
Vico Equense - Quota 200.000 euro è stata superata (precisamente sono arrivate donazioni per 209.594 euro) e dunque Festa a Vico può festeggiare l'ennesimo successo. L'evento organizzato da Gennaro Esposito. chef due stelle Michelin della Torre del Saracino, ha raggiunto un grande obiettivo di solidarietà anche nella diciassettesima edizione andata in archivio ieri. Le donazioni dei circa 15.000 appassionati che hanno preso parte ai tre giorni della Festa sono state destinate ai progetti delle Onlus selezionate per la kermesse. Una Festa caratterizzata da tanto cibo di qualità e tanta solidarietà, come caratteristica anche della serata conclusiva: il Cammino di Seiano (tra chef stellati e street food) ha fatto registrare una grande affluenza di curiosi e turisti alla Marina di Aequa, dove la manifestazione si è conclusa con la tradizionale "Dessert Storm" nel complesso turistico Le Axidie. Presenti tante eccellenze della nostra cucina e della pasticceria mentre alla Torre del Saracino andava in scena la "Secret Dinner" con ai fornelli un "tridente" extra-lusso composto da Niko Romito, Fulvio Pierangelini e Gennaro Esposito. "Ringrazio tutti gli chef, da quelli della domenica ai pluristellati, per l'entusiasmo con il quale hanno partecipato - spiega Gennaro Esposito - dimostrando, ancora una volta, di essere l'anima della Festa e di averne ormai incarnato lo spirito. Sono rimasto davvero colpito dalla eccezionale qualità dei piatti presentati alla Cena delle Stelle e dai prodotti esposti a "soSTAnza", la nostra "piazza degli artigiani" che quest'anno ha intrigato molti addetti ai lavori perché rappresentativa delle molteplici sfaccettature gastronomiche del nostro territorio". Premiati, dunque, gli sforzi di tutti coloro che si prodigano per la buona riuscita della Festa:
"Una squadra affiatata, collaudata e nella quale ciascuno dà il suo contributo - spiega chef Esposito -. Non è semplice mobilitare un'intera cittadina per tre giorni, allestire le location e nel contempo riuscire a far sentire a casa gli chef e gli ospiti. Per fortuna, si è creato un sentimento comune tra chi viene alla Festa e chi la gestisce e questo permette all'evento di funzionare". Ci si rivedrà, dunque il prossimo anno, per l'edizione numero diciotto: "Diventeremo maggiorenni quindi non potremo più stupirci come bambini - spiega chef Esposito richiamando il titolo di questa edizione che si è appena conclusa -, ma di sicuro sapremo sorprendere ancora il nostro pubblico con le consuete armi della bontà e della solidarietà". Nel dire arrivederci alla Festa, Gennaro Esposito ha però un pensiero per un amico cui ha dovuto dire addio: "Mi è dispiaciuto non vedere quest'anno il sorriso di Luciano Zazzeri, non poterlo abbracciare. Era uno degli chef che veniva a Vico con un travolgente carico di entusiasmo e passione, mi piace ricordarlo così".
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