Vico Equense - Nell’intervista rilasciata al settimanale Agorà della penisola sorrentina, il Sindaco Andrea Buonocore preannuncia l’apertura del viadotto di Seiano. “Vista la latitanza dell’Anas – spiega Buonocore - e di tutti gli altri soggetti istituzionali che hanno ignorato le nostre richieste, non ci resta altro per evitare la paralisi che caratterizza ormai ogni estate. L’apertura del viadotto è l’unica soluzione per migliorare le condizioni di viabilità alla marina di Seiano, sulla statale ed anche nel centro cittadino”. E così la strada di cantiere realizzata a servizio dei lavori per la costruzione del depuratore di Punta Gradelle da problema – gli ambientalisti l’hanno bollata come equamostro e chiesto la demolizione – può diventare una soluzione.
Sindaco, come si è arrivati a questa decisione?
E’ un convincimento che ho maturato col tempo. C’è il tempo della pazienza, quello della lotta politica e poi, alla fine, arriva quello delle decisioni. Gli effetti nefasti che il traffico produce sulla vivibilità del nostro territorio e più in generale dell’intera Penisola sorrentina è sotto gli occhi di tutti. In particolare, la paralisi costante della statale 145 che inizia proprio all’imbocco del Ponte di Seiano, dove, con la realizzazione della galleria S. Maria di Pozzano si riversa una quantità di veicoli superiori al passato è un’altra evidenza a tutti nota. La criticità principale è dovuta all’interruzione costante presente all’imbocco di Via Murrano, dove le macchine che lasciano la marina tagliano la corrente di traffico che si dirige verso Sorrento, provocando code imbarazzanti per residenti e turisti.
Da quando sarà operativo il nuovo dispositivo?
Non c’è ancora una data certa. Ho avviato un confronto con gli uffici e stiamo predisponendo i servizi necessari. Si tratta di una soluzione articolata che richiede i necessari passaggi organizzativi, ma ormai è una soluzione, a mio avviso, improcrastinabile. Se chi dovrebbe muoversi non si muove, mi muovo io.
Perché questa soluzione è stata adottata una sola volta e per un breve periodo negli ultimi anni?
Perché chi adotta un provvedimento del genere, in questo caso il sindaco, con un’ordinanza, si assume responsabilità notevoli. La strada di cantiere che andiamo ad utilizzare è una strada di cantiere. Non aggiungo altro. Ciò nonostante, non posso tirarmi indietro. Se i livelli di governo più alti non intervengono oppure chi come l’Anas che ha competenze specifiche, nicchia da anni, io non posso tirarmi indietro per rispetto nei confronti dei miei concittadini. E così se altri non fanno quello che devono fare, lo faccio io, in piena consapevolezza di dover dare risposte ad una situazione grave di invivibilità.
Chi avrebbe dovuto fare qualcosa e non l’ha fatto?
Anzitutto, l’Anas. Ci hanno trattato con sufficienza, anche se il termine da utilizzare sarebbe un altro. Poi la Regione, la stessa Prefettura avrebbero dovuto fare di più.
Non teme le critiche di quanti proposero un referendum cittadino per chiedere la demolizione del viadotto? In questo modo lei va a legittimare un’opera che secondo gli ambientalisti deturpa il paesaggio nel rivo d’arco, un luogo di grande bellezza
Mi sembra un discorso abbastanza inutile. Al momento il viadotto c’è. Non vedo perché non farci passare le macchine. Il problema dell’ambiente e della tutela del paesaggio non li discuto, ma il viadotto non deturpa di più il paesaggio se ci passano veicoli. In questo caso, ed accettando il discorso ambientalista, dal male può arrivare il bene.
Quindi non teme le critiche ?
Mi assumo responsabilità importanti per garantire condizioni migliori di vivibilità alla mia comunità ed alla stessa penisola. Penso che alla fine il buon senso prevarrà ed anche i critici più severi capiranno.
Sindaco passiamo ad un altro argomento: demolizioni per gli abusi edilizi. E’ vero che il Comune sarà chiamato ad una variazione di bilancio da 600mila euro per demolire i manufatti abusivi su pressing della Procura?
Questa ipotesi della variazione di bilancio al momento non è sul tavolo. Ma credo che a questo punto sia inevitabile fare una riflessione complessiva sul fenomeno dell’abusivismo e sulla questione delle demolizioni.
Ma è vero che ci sono tante case a rischio abbattimento?
Non è così. A quanto mi risulta ci sono due manufatti rispetto ai quali c’è ordine di demolizione esecutivo da parte della Procura.
Immagino che al mattino sarà utilizzabile in discesa e il pomeriggio sera in salita.
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