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giovedì 1 agosto 2019

Anastasio in Penisola «Non sono rockstar»

Anastasio
Resto «paesano», X-factor non cambia le radici 

di Annalibera Di Martino da Metropolis 

Vico Equense - Sul red carpet del Social World Film Festival arriva Anastasio per ricevere il premio come migliore rivelazione musicale dell'anno. Tutte le telecamere sono puntate su Vico Equense che ogni anno ospita durante l'estate, quest'anno dal 27 luglio al 4 agosto, la mostra internazionale del cinema. Sono cinquecento le opere selezionate, tra lungometraggi, documentari, cortometraggi, opere audiovisive in concorso e fuori concorso articolate in 17 sezioni, tutte improntante su una sfumatura del sociale. Tra un premio ed una pellicola c'è stato anche spazio martedì 30 luglio sul red carpet per la musica che quest'anno ha vestito i panni di Anastasio. Il cantante, originario di Meta, vincitore della dodicesima edizione del talent X-Factor, è considerato una delle scoperte della musica leggera. Come lui stesso ha spiegato durante la serata al Festival, X-Factor è stato un trampolino di lancio per fare ciò che ha sempre sognato, ma le sue radici non l'hanno mai abbandonato. "Sento forti le mie radici, mi sento paesano e provinciale. - spiega Anastasio- La. prima cosa. che ho fatto dopo aver vinto a X-Factor è andare a Meta per fare una tombolata. In quell'occasione estrassi qualche numeretto dalla tombola e subito qualcuno della stampa mi diede del "provincialotto". Sento il particolare calore dei miei conterranei". Non è finito nemmeno l'affetto della sua città, anzi è totalmente ricambiato: "Per strada mi salutano tutti, anche sconosciuti. Sento di essere visto come un piccolo eroe".
 
In cantiere per il cantante napoletano un album a cui ha lavorato un mese e mezzo e dovrebbe uscire ad ottobre "sperando, corna facendo"- ironizza Anastasio. Il suo brano "La fine del mondo" in poche settimane ha raggiunto vette altissime delle classifiche italiane aggiudicandosi il doppio disco di platino FIMI. L'artista è stato anche ospite alla 69° edizione del Festival di Sanremo per presentare il nuovo inedito intitolato "Correre". L'ultimo lavoro è intriso di pessimismo, realismo e delusione. È una zoomata sul disagio sociale che attanaglia centinaia giovani, ormai traditi dalle aspettative della gioventù. L'artista, parlando in prima persona, come in una sorta di lettera aperta, rivive con nostalgia i suoi quattordici anni, fatti di aspettative e sogni: "In quarta elementare m'hanno detto di sognare, perché il mondo stava pronto per risorgere, e sarebbe stato mio, dovevo solo correre, e gli altri si mangiassero la polvere". La realtà, però, rispetto a ciò che la società aveva venduto come futuro radioso, si scandisce in "ore a aggiornare una pagina solo a vedere chi mi ama e chi no, più vado avanti più il social mi lacera più mi ripeto che la smetterò". Anastasio non vede certezze in questo luogo poco amoenus: "Vecchi, come state? Vi state godendo la festa? Io non lo so mica mi manca il respiro e a tratti mi gira la testa mi hanno educato per vivere in bilico".

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