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venerdì 9 agosto 2019

Costiera, funivia e scale mobili no degli ambientalisti a De Luca

La Regione bandisce due gare per 1,3 milioni di euro per progettare sei interventi, dalla teleferica tra Sorrento e Sant'Agata ai sistemi di risalita dalle marine di Vico Equense, Piano, Furore e Vietri 

di Mauro De Riso da la Repubblica Napoli

Funivia tra Sorrento e Sant'Agata sui due Golfi e scale mobili in costiera. La Regione lancia il piano di mobilità, ma dagli ambientalisti arriva una sonora bocciatura. L'Agenzia regionale per la mobilità (Acamir) ha pubblicato una procedura aperta per l'affidamento dei servizi di ingegneria e architettura destinati alla redazione del progetto di fattibilità tecnica economica della funivia tra Sant'Agata sui due Golfi e la stazione Eav di Sorrento. Il bando, per un importo di 296 mila euro e scadenza 9 ottobre, è mirato a delineare un progetto di mobilità alternati va al servizio di trasporto pubblico locale su gomma e all'uso dell'autovettura privata. E, come si legge tra le righe dell'avviso pubblico, "permetterà di limitare il verificarsi di fenomeni di congestione stradale e di ottimizzare il collegamento tra i centri abitati dei due comuni, in un'area caratterizzata da una forte vocazione turistica". Ma contestualmente al protocollo d'intesa tra il governatore De Luca e i Comuni per la realizzazione del nuovo piano di mobilità in costiera amalfitana e sorrentina, è stato pubblicato anche un ulteriore bando per la progettazione relativa ai collegamenti pedonali meccanizzati, attraverso scale mobili e ascensori, con la Marina di Vico Equense, Marina Piccola di Sorrento, località Portella a Furore, Marina di Vietri sul Mare e Marina di Cassano a Piano di Sorrento, per un importo complessivo superiore al milione di euro, suddiviso in cinque lotti.
 
Un progetto che non convince affatto gli ambientalisti. «È un'opera inutile - tuona Claudio D'Esposito, presidente del Wwf Terre del Tirreno - si parla tanto di mobilità sostenibile e poi si prospettano questi interventi in un'area in cui non c'è grande traffico veicolare. Basti pensare che per attraversare in automobile il tratto Sorrento-Sant'Agata occorrono non più di 15 minuti. E qual è l'effettivo vantaggio della funivia in termini di tempo? Sarebbe stato più sensato far convergere i fondi sul potenziamento dei treni e del trasporto su gomma, del tutto inefficienti in quell'area». Non la pensa allo stesso modo Livia Iaccarino, titolare del ristorante stellato Don Alfonso a Sant'Agata sui Due Golfi. «Finalmente inizia a intravedersi un barlume di luce intorno a un progetto di cui si parla ormai da 40 anni spiega Livia Iaccarino - quest'opera è indispensabile per tutto il territorio, dal momento che sono tante le persone che si spostano quotidianamente dai Comuni sul tratto costiero e montano oltre Sorrento e che fanno fatica a raggiungere i luoghi di lavoro o altre sedi a causa delle strade strette. Una mobilità alternativa è essenziale per cambiare registro e assicurare anche una maggiore salubrità dell'aria». Sulla stessa linea anche l'attore Patrizio Rispo, assiduo frequentatore dell'area di Massa Lubrense. «Questa soluzione può essere utile per ridurre l'impiego delle auto - spiega Rispo - non intravedo il rischio di una massificazione del turismo, piuttosto sono convinto che i vincoli ambientali saranno rispettati. Se non dovesse essere così, sarò il primo a fare opposizione. La funivia possa costituire un'alternativa valida alle auto su quelle strade che sono state spesso micidiali, soprattutto per i giovani». Il primo ad annunciare l'avvio del bando è stato il sindaco di Massa Lubrense, Lorenzo Balducelli, che ha definito la funivia «un volano di sviluppo non solo per Sant'Agata, ma anche per tutto il Comune di Massa Lubrense, un passo concreto su una strada che era rimasta un sogno per oltre 30 anni, grazie alla sinergia con il sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo». La scala mobile e due ascensori, inoltre, collegheranno la stazione della Circum di Vico Equense con la Marina vicana. «Ben vengano queste soluzioni di mobilità alternativa - afferma Andrea Buonocore, sindaco di Vico Equense - ora è il momento di puntare anche sulle frazioni collinari di Vico per ridurre i disagi che coinvolgono i 12 mila abitanti della parte alta del Comune». Ma accanto alle contestazioni legate all'impatto ambientale, c'è anche un altro dubbio ad assillare chi si schiera contro il progetto di De Luca. «Parliamo di una zona molto fragile dal punto di vista idrogeologico, con impatto evidente anche sul piano ambientale e paesaggistico - sottolinea l'architetta Anna Savarese di Legambiente Campania - ma i problemi riguardano anche il costante sbilanciamento degli investimenti per direzionare i flussi turistici a Sorrento, penalizzando altre realtà del territorio. Avremmo accolto con favore altre metodologie d'azione, volte a valorizzare la penisola sorrentina nel suo insieme».

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