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martedì 17 settembre 2019
Renzi se ne va dal PD
Matteo Renzi chiude definitivamente con il PD, saluta Zingaretti e i Dem, e se ne va per la sua strada. Zaino in spalla, passo dopo passo, si avvia verso la costruzione di un nuovo soggetto politico: snello e agile. Non è una scelta istintiva o improvvisata. In un post su Facebook pubblicato questa mattina, l’ex premier ha spiegato le sue ragioni. ”Ho deciso di lasciare il Pd e di costruire insieme ad altri una Casa nuova per fare politica in modo diverso – si legge –. Dopo sette anni di fuoco amico penso si debba prendere atto che i nostri valori, le nostre idee, i nostri sogni non possono essere tutti i giorni oggetto di litigi interni”. E, a chi lo accusa di voler distruggere il Pd, in un’intervista a un quotidiano risponde: “Sono cinque anni che mi dite che rovino il Pd. Basta con questa tiritera sul passato…Diciamo la verità: c’è una corrente culturale nella sinistra italiana per la quale io sono l’intruso”. E ancora: “Mi hanno sempre trattato come un estraneo, come un abusivo, anche quando ho vinto le primarie. Ancora oggi c’è una corrente culturale che paragona i due Matteo mettendoli sullo stesso piano. È il riflesso condizionato di quella sinistra che si autoproclama tale e che non accetta di essere guidata da uno che non provenga dalla Ditta”. Lo strappo dell’ex Premier avrà sicuramente ripercussioni in tante realtà locali.
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