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Vittoria Aiello |
Vico Equense - Oggi, venerdì 6 settembre alle 21.10 su Real Time (Canale 31) una nuova avvincente puntata del cooking show dedicato alla pasticceria dilettantistica più seguito della tv, Bake Off Italia, il programma della BBC prodotto da Magnolia (NBanijay Group) per Discovery Italia e condotto da Benedetta Parodi.
Nella seconda puntata di questa settima edizione, ambientata in un set dal sapore degli anni ’50, accanto agli immancabili giudici Ernst Kam, Cecilia d’Onofrio e Damiano Carrara, a incoronare il miglior pasticcere amatoriale d’Italia tra i 18 concorrenti, ci sarà la campana Vittoria Aiello, patron e pasticcera del Ristorante bistellato Torre del Saracino di Vico Equense. La Aiello, severa giudice, seguirà i concorrenti nelle tre prove a cui saranno sottoposti, ed ha dichiarato che darà il suo giudizio favorevole a chi avrà dato prova di maggior impegno ed estro, mettendosi in discussione e superando le difficoltà, soprattutto nella prova in cui dovranno creare la più alta “chiffon cake”. Infine farà un regalo speciale a pubblico e concorrenti rivelando i segreti della sua speciale “chiffon cake”…
Nata a Vico Equense il 19 gennaio 1973, Vittoria Aiello cresce a stretto contatto con il mondo della ristorazione e dell’accoglienza trascorrendo le sue giornate, fin da piccola, nel ristorante di proprietà della sua famiglia, “O Saracino”, alla marina di Seiano.
È però la cucina di casa – il regno delle donne di famiglia – a darle maggiore ispirazione e imprimere al divenire il carattere risoluto: i riti collettivi e lo spirito di collaborazione che si respiravano in casa durante i “giorni di festa” sono caratteristica del suo Dna culinario.
Con lo chef Gennaro Esposito apre, alla fine del 1991, “La Torre del Saracino” alla marina di Seiano, a Vico Equense, cittadina natale di entrambi.
La sfida imprenditoriale, accolta in giovanissima età, allena la veloce capacità di esecuzione. Vittoria, fin dall’inizio, è una padrona di casa attenta e dalle occupazioni versatili: in cucina, dove sperimenta ed esercita la sua passione per la pasticceria, e in sala, dove supervisiona ogni dettaglio.
A quegli anni di grande sfida risale anche una breve ma formativa esperienza di stage all’estero, all’ “Hotel de Paris” con lo chef Ducasse: esercizio nodale per l’iniziazione alle rigorose tecniche di pasticceria, che, tornata nella sua Torre, Vittoria adatta ai suoi innati talenti di semplificazione e manualità.
L’assegnazione delle due stelle Michelin al ristorante (la prima, nel 2001, e la seconda, nel 2008) e le conseguenti nuove prospettive imprenditoriali, la portano a dedicarsi con maggiore dedizione alla gestione amministrativa del ristorante, pur mantenendo il suo ruolo di supervisione delle dinamiche e delle esigenze della brigata e del ristorante. Ad oggi, la Torre del Saracino è una delle realtà gastronomiche più esclusive del panorama nazionale. L’ambiente, estremamente curato, e l’amabile accoglienza la rendono un esempio nazionale e internazionale di eccellenza e ospitalità.
Il segreto della cucina è tutto nelle materie prime: il pesce, le carni, le verdure e, ovviamente, i prodotti freschi utilizzati per la realizzazione dei dessert.
La pasticceria è ancora la sua più grande passione che rispolvera nelle occorrenze straordinarie: in occasione di eventi privati o a sostegno di cause benefiche, Vittoria torna a mettere le mani in pasta.
La torta babà, tipica gratificazione della “festa” a Napoli, è da sempre il dolce che più la rappresenta.
Nella guida dell’Espresso 2019 ha ricevuto il riconoscimento alla “Forza delle Donne” del mondo della ristorazione.
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