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domenica 20 ottobre 2019
La penisola attacca Trump
Penisola sorrentina - Sono scattati i dazi di Donald Trump contro il made in Europe. Balzelli che vanno dal 10 al 25% su una gamma di prodotti per un totale di 7,5 miliardi di importazioni. Vini francesi, olive greche, whiskey scozzese, e per l’Italia formaggi, a partire da pecorino e parmigiano, i liquori e anche il limoncello. “Un’altra tegola sulle eccellenze. Assurdo - ha dichiarato al quotidiano Metropolis Mariano Vinaccia presidente del Consorzio limoni Igp della penisola sorrentina – quello che stanno facendo negli Stati Uniti. Mentre dal Giappone e dalla Francia vengono a studiarci come esempio virtuoso, dall’America cercano di farci fallire”. In forma aggregata, la filiera del limone di Sorrento Igp e dei suoi trasformati, rappresenta un “distretto agroalimentare certificato” del valore di circa 25/30 milioni di euro. A dispetto di Vinaccia, c'è chi come Villa Massa fa trapelare una massiccia dose di serenità. L'azienda della penisola sorrentina è un marchio mondiale e, da due anni, è passata sotto la guida dell'impresa spagnola Zamora. Sia chiaro: la società fondata dai fratelli Stefano e Sergio Massa ha mantenuto personale e attività di produzione in penisola sorrentina non fa i salti di gioia per i dazi. Ma esporta solo l'8 per cento della sua produzione negli Stati Uniti e dunque il tasso di possibile calo non è così imponente. “Esportiamo in 50 Paesi con un fatturato complessivo di sette milioni di euro - spiega il direttore generale Matteo Troia - I dazi non sono certo piacevoli, ma per fortuna abbiamo una vasta diversificazione di esportazione. A differenza di altri produttori italiani, il limoncello Villa massa vende in tanti luoghi del mondo”.
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