Pagine

sabato 30 novembre 2019

Sorrento-Gulou, protocollo di cooperazione tra Italia e Cina

Firmato a Nanchino un accordo di scambi culturali, economici e turistici 

Sorrento - Il sindaco del distretto di Gulou, nella Repubblica Popolare Cinese, Wu Wei ed il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, hanno firmato un accordo di collaborazione, relazioni e scambi tra le due comunità. La cerimonia si è svolta presso il Jinling Hotel Nanjing, a Nanchino, capoluogo della provincia dello Jiangsu, alla presenza delle autorità cinesi, e della delegazione di Sorrento, costituita dall'assessore alle Relazioni Internazionali, Emilio Moretti e dal responsabile dell'Ufficio Relazioni Internazionali, Antonino Fiorentino. Il documento impegna le parti a consolidare e sviluppare la cooperazione tra le due realtà, nei campi dell'economia, dell'ambiente, della cultura, dell'educazione e del turismo, così come previsto dal memorandum di intesa tra il governo italiano e quello cinese, nell'ambito della Via della Seta Economica, sottoscritto il 22 marzo scorso. In dettaglio, l'accordo intende promuovere la cooperazione tra aziende, lo scambio di risorse educative, la promozione in chiave turistica e l'organizzazione di iniziative in campo culturale. "La lettera d'intenti che abbiamo firmato oggi rappresenta un momento importante per entrambe le realtà - ha sottolineato il sindaco Cuomo - Nei prossimi mesi, intendiamo avviare azioni e progetti in grado di promuovere Sorrento, la penisola sorrentina e l'intera Campania in Cina. Si tratta di um mercato interessante per il nostro territorio e le nostre imprese". Per il prossimo anno è inoltre prevista la possibilità di stringere un patto di gemellaggio, in occasione delle celebrazioni del 50mo anniversario delle Relazioni Diplomatiche tra Italia e Cina e dell'Anno Italia-Cina della Cultura e del Turismo.

Nessun commento:

Posta un commento

La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.