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martedì 21 gennaio 2020
Vico del Cibo: l’idea di Mena Caccioppoli
Vico Equense - Tradizione mediterranea, pieno rispetto delle materie prime, utilizzo di prodotti locali: sono gli ingredienti dell'arte culinaria praticata a Vico Equense. La buona tavola è una risorsa preziosa per il turismo, una delle voci più rilevanti dell’economia della nostra Città. Un territorio dove si concentrano molti ristoranti insigniti con le stelle Michelin, e tanti altri inseriti in rinomate guide, dall'Espresso a Slow Food al Gambero Rosso. Vico e Cibo, tanto che sui social si è aperto un dibattito: questo connubio può essere la matrice su cui costruire il futuro e lo sviluppo turistico della Città? Ad aprire la discussione è stata Mena Caccioppoli, imprenditrice, all’indomani della messa in onda su Sky Uno dell’ultima puntata di MasterChef, girata proprio a Vico Equense, terra natale di Antonino Cannavacciuolo e Gennaro Esposito, due eccellenze ormai note in tutto il mondo. “Emeriti Chef – scrive la Caccioppoli - che avete fatto da apripista e siete oramai ambasciatori della "Vico del Cibo" (cosi mi piacerebbe definirla) nel mondo, sarebbe magari questo il momento giusto per decidere tutti insieme se questa identità “Vico-Cibo” possa essere la matrice su cui costruire il futuro e lo sviluppo turistico della nostra Città, che sia sostenibile ed autentico, per poterlo raccontare, in maniera più forte e più coordinata, nel mondo, realizzando un "Prodotto Turistico" territoriale che ancora non abbiamo?” Vico Equense come una capitale del gusto, con i nostri chef ambasciatori d’immagine, ma soprattutto, di cultura per il nostro territorio. “È possibile – si chiede Mena Caccioppoli - cominciare a ragionare più approfonditamente sul tema, tale da valorizzare, mettere in rete, coordinare e trainare tutte le altre realtà gastronomiche e produttive di Vico, e ce ne sono tante, che in modo composto educato e allo stesso modo autentico, intendano partecipare alla costruzione di questo "Sistema Cibo" spendibile perché sempre più credibile?” Il dibattito si è aperto. “È possibile – conclude la Caccioppoli - che questo, il cibo intendo, nelle sue diverse verità, possa essere anche quel fil rouge, che segni quell' asse di unione tra mare, collina e montagna, oggi sempre più distanti?”
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