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martedì 14 aprile 2020

Andremo al mare?

Regione che vai lockdown che trovi. In Veneto Zaia dà il via libera alle grigliate in famiglia e toglie il limite dei 200 metri per svolgere attività motoria, la Liguria e l’Abruzzo aprono le spiagge per la manutenzione degli stabilimenti balneari. In Trentino potranno riprendere le attività nei cantieri, stradali ed edili. La Lombardia chiude le librerie, le cartolerie e i negozi per bambini. In Campania, invece, i negozi di abbigliamento per i più piccoli aprono due mattine a settimana. Il Lazio posticipa al 20 aprile la riapertura delle librerie per consentire ai proprietari di mettere in sicurezza i locali. In Toscana, infine, si potrà comprare un libro solo indossando una mascherina. Insomma una babele di ordinanze, nell’attesa di conoscere tempi e modi per passare alla cosiddetta Fase 2. Ma andremo al mare quest’estate? Il Sottosegretario al turismo, Lorenza Bonaccorsi, è fiduciosa: ci andremo. Non dice come, ma si lavora affinché possa essere così. Porteremo sempre pinne, fucile ed occhiali, come la celebre canzone di Edoardo Vianello degli anni ‘60? Oppure sostituiremo il tutto con le più moderne amuchina, mascherina e guanti? Senza dimenticarci del distanziamento sociale. Tre metri almeno tra gli ombrelloni e poi barriere di plexiglas. Box di 4 metri e mezzo per lato. Ecco come potrebbero essere le nostre vacanze al mare. Almeno dai primi progetti che circolano sul web. Al momento, però, non risulta nulla di certo. Così come non si ha nessuna certezza che il caldo uccida il virus e che non sopravviva all’acqua. Anche su questo gli esperti sono divisi. Speriamo di capirci qualcosa in più nelle prossime settimane, prima del 3 maggio. Diversamente non è detto che avremo tanta voglia di ritornare al mare, se prendere il sole e fare il bagno diventerà una tortura.

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