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domenica 12 luglio 2020

Inaugurato a Villa Fiorentino il SyArt Sorrento Festival 2020 che contribuisce alla ricerca del vaccino per il Covid-19 della Fondazione Pascale di Napoli

Sorrento - Inaugurato ieri sera il SyArt Sorrento Festival, kermesse dedicata all'arte contemporanea e giunta quest’anno alla sua quarta edizione. Protagonisti dell’evento culturale dell’estate sorrentina sono quaranta artisti provenienti da ben quattordici Paesi. Fino al prossimo 6 settembre la suggestiva location di Villa Fiorentino, storica sede della Fondazione Sorrento, istituzione che organizza la manifestazione, accoglie le opere selezionate da Rossella Savarese curatrice e gallerista SyArt, divenendo contenitore unico in cui più di un centinaio di opere d'arte contemporanee raccontano di contaminazione e scambio tra linguaggi multietnici e declinazioni artistiche multiple. Fotografia, pittura, scultura, installazione si sposano proseguendo un dialogo metafisico inaugurato nella precedente edizione. Il percorso espositivo si chiude con una Solo Room dedicata alla Video Art con un suggestivo lavoro del creativo Simone Riccardi. Oltre all'Italia ben rappresentata, la kermesse ospita Paesi quali l'Uruguay, il Cile, la Colombia, la Russia, la Slovenia, l'Egitto, la Turchia, l'Inghilterra, il Brasile, il Perù, la Serbia, la Corea del Sud e la Polonia. Interessante lo scambio culturale a cui si assiste nella sala dedicata alla Fotografia in cui due artisti napoletani Nico Vigenti e Federica La Magra si confrontano con i colleghi brasiliani, uruguaiani e turchi. Da un piano terra incentrato su un discorso prettamente figurativo ci si muove lungo i tre piani espositivi e nelle otto ampie sale in cui l'informale cede il posto alla fotografia, all'illustrazione, alla body art, piuttosto che alla scultura ed alla video art.
 
Importante la presenza femminile anche in questa edizione, la maggior parte dei lavori sono stati realizzati appositamente per il Festival nel periodo della quarantena e per la prima volta sono presentati al pubblico. Tra i temi trattati la violenza di genere, l'inquinamento ambientale e l'isolamento forzato a cui siamo stati recentemente sottoposti. “Anche quest’anno, nonostante le difficoltà, siamo riusciti a creare un evento artistico e culturale dal forte impatto e che di sicuro rappresenterà un grande attrattore per gli appassionati e non solo - evidenzia l’amministratore delegato della Fondazione Sorrento, Gaetano Milano -. La bellezza e la singolarità delle opere esposte nelle nostre sale saranno anche un richiamo per i primi visitatori che stanno arrivando a Sorrento e che, siamo certi, contribuiranno all’iniziativa che abbiamo ideato per dare un aiuto concreto nella lotta al Covid-19”. I visitatori dell’esposizione, infatti, avranno modo di sostenere la ricerca del vaccino, attività che vede in prima linea l’Istituto Nazionale dei Tumori - Irccs Fondazione Pascale di Napoli. Chi vuole può lasciare la propria offerta all’interno di una grande urna posizionata all’ingresso di Villa Fiorentino. Il ricavato della raccolta fondi sarà consegnato insieme all’opera pittorica “World Art for Covid” realizzata per l’occasione da alcuni degli artisti presenti al Festival che sarà affissa nei reparti dell’Istituto Pascale di Napoli. Apprezzamento per l’iniziativa a favore della ricerca è stato manifestato anche dal sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, che sottolinea come “il SyArt Sorrento Festival rappresenta un altro passo per la città verso il ritorno alla normalità”. Compiaciuti i coniugi Cappiello, ideatori della manifestazione, della rinnovata possibilità di destinare anche quest'anno i proventi raccolti durante la serata inaugurale per uno scopo benefico. “Non sono mancate le difficoltà per allestire la mostra in questa fase di blocchi e chiusure, ma credo che alla fine siamo riusciti a fare un buon lavoro ed a portare a Sorrento il meglio dell’arte contemporanea italiana e di altri tredici paesi”, dichiara la curatrice Rossella Savarese. Come da tradizione durante la serata inaugurale è stato consegnato il Premio Arbiter Fata Verde, trofeo ligneo realizzato dall'artista sorrentino Toni Wolfe. Il vincitore ha il privilegio di realizzare una delle copertine artistiche della nota rivista Arbiter e che sin dagli esordi affianca il Festival. Si rinnova la realizzazione di eventi collaterali con note case automobilistiche, quest'anno Bmw e M. Car decidono di sposare l'idea SyArt attraverso l'esposizione di un modello auto reinventato da una delle artiste partecipanti. Tra gli eventi concomitanti si ricorda inoltre il lascito alla Città di Sorrento dell'opera “Mikado” di Vincenzo Mascia, installata a pochi passi dall'ingresso di Villa Fiorentino in corso Italia e che s'inserisce del progetto Museo Outdoor ideato e realizzato dalla SyArt Gallery di Sorrento e che ad ogni edizione amplia e struttura la dislocazione nel tessuto urbano di opere artistiche.

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