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mercoledì 26 agosto 2020

Regionali/2. Gennaro Cinque. Alla Regione per la Penisola

Circum diventi la Metro della costiera. Al via i percorsi meccanizzati a Sorrento, Massa e Vico. Faito bene Unesco 

da Agorà 

Vico Equense - Gennaro Cinque presenta la propria candidatura per il consiglio regionale della Campania. Ha firmato con la lista “Caldoro Presidente”. Lo abbiamo intervistato per conoscere motivi della scelta e programmi per la campagna elettorale. Fino all’ultimo si è parlato di una candidatura con De Luca, come mai la scelta è finita su Caldoro? Stimo De Luca da tempo e questo il Governatore lo sa. Ma intorno a lui ho registrato troppo affollamento, forse strumentale ed interessato. Quando io parlavo bene di De Luca, tanti che oggi stanno con lui ne dicevano peste e corna ed ora ce li troviamo a fare i “deluchiani” convinti convertiti al centro sinistra. Ho scelto di stare dove stavo la volta scorsa con Stefano Caldoro. La mia prima campagna elettorale extracomunale l’ho fatta con lui, nel 1999 era candidato alla Presidenza della Provincia di Napoli. Non fui eletto per una manciata di voti. Nel 2015 ancora con lui. Non vedo perché avrei dovuto abbandonare Caldoro ed il centro destra dopo tanta militanza ed anche coerenza. Perché si dice che chi non sta con De Luca perde. E va bene, perdiamo con coerenza. Anche se non è affatto detto. Il trasformismo la gente non lo apprezza e Stefano Caldoro ha dimostrato doti di buon amministratore pubblico. I suoi cinque anni alla Regione sono stati positivi.

La volta scorsa stava con Forza Italia ora lista Caldoro, perché? Perché a volte ci sono esigenze specifiche legate alla composizione ed agli spazi che si creano. Ciò che conta è la coalizione ed il candidato Presidente, la mia militanza in Forza Italia risale al ’93 sul punto non credo ci sia troppo da dire. Perché un elettore della Penisola sorrentina dovrebbe votarla? Perché la Penisola è un gigante economico ma un nano politico. Siamo privi di rappresentanza su gran parte dei livelli istituzionali. Manca una filiera politica espressione del territorio che intercetti i bisogni degli amministratori e le esigenze delle comunità. Non possiamo restare fuori da gangli vitali da cui arrivano finanziamenti importanti in grado di cambiare la qualità dell’offerta turistica ma anche della stessa vita dei residenti. Cosa si propone di fare se eletto in consiglio regionale? Rappresentare con determinazione questo territorio, ricco di bellezze, fascino e ambiente ma che è arrivato ad un appuntamento significativo con la propria storia: riqualificare la propria offerta, migliorare la qualità della vita dei residenti. In questo l’emergenza sanitaria non ha fatto altro che accelerare un processo irreversibile già in corso da tempo. In concreto? E’ necessario che le strutture turistiche possano adeguarsi alla sfida della competizione internazionale con ammodernamenti necessari. Ciò che deve essere cambiato va cambiato sul piano del governo del territorio. Altra questione centrale è la mobilità. Per la Circum si deve fare di più. Da Vico a Sorrento metropolitana veloce subito con corse a ritmo costante, soprattutto d’estate. Solo così è possibile decongestionare il traffico lungo la statale sorrentina che è un elemento critico devastante per la qualità della vita ed anche per l’impatto che ha sul turismo. Per le infrastrutture, cosa pro pone? Di dare concreta attuazione a quelle già previste e per cui sono stati reperiti i finanziamenti e che non a caso sono in capo alla Regione Campania. Penso al percorso meccanizzato per collegare il centro di Sorrento al Porto, la funivia Sorrento- S. Agata, il sistema di ascensori tra la stazione Circum e la marina di Vico. Sono tutte opere in grado di riqualificare l’ appeal turistico in un contesto di maggior ordine e con un minimo impatto ambientale, riducendo quella enorme fonte di inquinamento che è il traffico. Per quanto riguarda l’ambiente invece? Ambiente è tante cose, anche e soprattutto qualità del nostro mare. Se oggi diversi Comuni della Penisola sono stati insigniti della bandiera Blu lo dobbiamo al depuratore di Punta Gradelle realizzato sul territorio di Vico Equense. Tutto quanto necessario per il completamento ed il rafforzamento del depuratore deve essere fatto, mentre resta fondamentale a mio avviso procedere alla separazione tra acque bianche e nere da Meta a Sorrento sul modello di quanto fatto a Vico Equense. E’ un fattore decisivo per salvaguardare la salubrità del mare. Ultima domanda: e per Monte Faito, suo vecchio cavallo di battaglia? Sapete chi è il proprietario del Faito? Città metropolitana e Regione. Infatti, a loro spetta un ruolo decisivo per il rilancio. Una volta resa la montagna degna della sua storia. Deve essere candidata a bene Unesco, perché Faito è patrimonio dell’umanità

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