
“La Marina della Lobra ed i francescani del convento dedicato a Maria Santissima della Lobra che videro nel lontano 1975 la “partenza” e collocazione della statua della Madonnina del Vervece nelle profondità marine – ha spiegato il notaio Giancarlo Iaccarino, presidente del Circolo nautico Marina della Lobra – accolgono, oggi, con commozione ed affetto il Cardinale Sepe, innamorato della Madonna e del suo culto”. “Siamo Giunti alla quarantaseiesima edizione della Madonnina del Vervece ha spiegato Gaetano Milone, Presidente della Fondazione Vervece - grazie all’ amore e dedizione di uomini di mare innamorati della Madonnina sommersa loro protettrice. Primi fra tutti i sub del nucleo sommozzatori della Guardia di Finanza, artefici della pulizia della statua, effettuata nei giorni scorsi, dei subacquei dei Carabineri da sempre presenti al Vervece, di quelli della Polizia di Stato, della Croce Rossa di Ercolano. Senza il loro aiuto e la storica presenza non sarebbe possibile organizzare questa manifestazione di amore per il mare e ricordo e commemorazione di quanti a mare hanno perso la vita” . Quest’anno sulla parete emersa dello scoglio verranno collocate cinque nuove targhe di Antonio De Gregorio (‘o curto), Diego De Gregorio, Archimede Giustiniani, vecchi ed autentici pescatori della marineria massese, del sub Walter Ruggiero, del notaio Carlo Iaccarino “anima” del Circolo nautico Marina della Lobra. Domenica 13, invece, si ritorna al largo del Vervece per benedire ben 17 targhe collocate sullo scoglio da altrettante nazioni estere i cui rappresentanti consolari e due ambasciatori, saranno presenti sulla motonave “Lobra” dove il frate Guardiano del Convento della Lobra, padre Antonio Ridolfi, insignito del premio Vervece benedirà un mazzo di fiori che subacquei della Guardia di finanza porteranno ai piedi della Madonnina.
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