A Sant’Agnello il sindaco stanzia 200 mila euro per gli operatori economici
I commercianti di Sorrento fanno sentire il loro grido di dolore, affidando all'hashtag Siamoaterra le loro rimostranze. Gli iscritti a Confcommercio hanno manifestato tutto il loro disagio ieri mattina chiudendo le loro attività alle 11 per poi piazzarsi all'esterno delle saracinesche. L'iniziativa si è svolta in contemporanea con quella organizzata a Napoli dalla Fipe alla quale ha preso parte Natale Attardi, presidente Confcommercio Sorrento. “La protesta - spiega Rossella Di Leva del direttivo - nasce per far sentire la nostra vicinanza alle categorie che il governo ha deciso di chiudere. Le nostre attività, invece, non sono state chiuse, ma è come se lo fossero. Anzi così siamo stati penalizzati due volte”. Due volte? “Il premier ha invitato gli italiani a non uscire - chiarisce Di Leva - Chi pensate possa entrare in un negozio che non venda generi di prima necessità? E visto che non ci hanno imposto la chiusura, non abbiamo diritto ad alcun sostegno”. Una situazione difficile per i commercianti di Sorrento, che quest'anno hanno dovuto fare i conti anche con l'assenza dei turisti. “Registriamo un calo medio del fatturato del 70% - conclude Di Leva - Almeno avrebbero dovuto bloccare i pagamenti”. A Sant’Agnello, invece, il sindaco Piergiorgio Sagristani, stanzia 200 mila euro per le attività colpite dalla crisi. L’annuncio è arrivato con un post pubblicato sul proprio profilo facebook. “Si tratta di una ulteriore misura pensata per dare una mano a quelle attività che vivono una situazione di sofferenza. E’ un primo passo, nei limiti del nostro budget, per stare vicino alla comunità. Siamo impegnati per individuare altre forme di sostegno che andranno ad integrare il reddito di tutte le categorie colpite.”
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