Vico Equense - L'ultima vittima in penisola sorrentina è un esemplare di gheppio ((Falco tinnunculus), ferito dai colpi di fucile di un cacciatore ai Camaldoli di Vico Equense. L’animale è stato rinvenuto al suolo da una ragazza. Rifocillato è stato consegnato all’ASL veterinaria di Piano di Sorrento, è poi trasportato al CRAS il Frullone di Napoli. Da un esame radiografico è apparso evidente che la ferita a radio e ulna dell’ala era stata provocata dai pallini da caccia. “E’ un vero e proprio bollettino di guerra - racconta Pasquale Raia, veterinario del Frullone mentre sfoglia il registro dei ricoveri dei rapaci provenienti dalla penisola sorrentina - solo nelle ultime settimane abbiamo recuperato oltre al gheppio, un lodolaio da Piano di Sorrento, con frattura ad omero sinistro, operato ma deceduto dopo una settimana, una poiana ad Arola a Vico Equense, un falco pellegrino, attualmente in degenza fasciato e un barbagianni, tutte specie particolarmente protette, tutte ferite da arma da fuoco.” Dall’apertura della stagione venatoria, in un mese e mezzo, sono davvero numerosi i rapaci e gli uccelli protetti uccisi o feriti dai pallini di piombo dei cacciatori in tutta Italia. “Sono tanti, troppi, i rapaci rinvenuti impallinati e trasportati presso il CRAS per le cure nella speranza di recuperarli al volo e restituirli alla libertà - dichiara Claudio d’Esposito, presidente del WWF Terre del Tirreno - E’ inconcepibile che in tanti, che imbracciano un fucile da caccia, continuino a sparare alla prima cosa che si muove senza nessun rispetto delle leggi che disciplinano l’attività venatoria.” Sono in tanti che non rispettano le regole, sottolinea il Wwf: “Si spara ad ogni cosa che si muove.”
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