Castellammare di Stabia - E’ un Natale amaro e di battaglia quello che attende 81 lavoratori della Meridbulloni di Castellammare di Stabia, che si occupa della produzione di viti e bulloni. Il Gruppo Fontana, titolare dell’azienda siderurgica, è intenzionata a percorrere la strada della chiusura dello stabilimento stabiese e del trasferimento della produzione e dei dipendenti a Torino per completare un processo di fusione. Una strada, però, che i lavoratori e i sindacati contestano a gran voce. Il trasferimento, che va accettato entro un mese pena il licenziamento, costringerà molte famiglie a separarsi o comunque a stravolgere la vita quotidiana. Le posizioni dell'azienda, da quanto ha comunicato il sindaco di Castellammare di Stabia, Gaetano Cimmino, sono al momento di assoluta chiusura a qualsiasi trattativa. "L’azienda - spiega Cimmino - si è chiusa al confronto e sta mortificando i lavoratori e la città di Castellammare di Stabia tutta. Lavoratori di altissimo livello professionale che a poche ore dal Natale attendono notizie sul proprio futuro. Una vicenda, quella di Meridbulloni, che ha dell’incredibile." Ieri mattina le organizzazioni sindacali hanno incontrato nella sede della Prefettura di Napoli, i delegati della proprietà che si sono mostrati irremovibili sulle proprie posizioni. "Un comportamento - continua il Sindaco Cimmino - che giudico assurdo ed irresponsabile. La battaglia va avanti." Una notizia giunta come un fulmine al ciel sereno quella della chiusura di Meridbulioni, che non è in crisi e non aveva mai dato segnali di questo tipo alle maestranze.
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