Vico Equense - Nei prossimi giorni il Comune di Vico Equense valuterà l'ipotesi di un ricorso al Consiglio di Stato avverso alla sentenza del Tar Campania relativa al pronto soccorso dell'ospedale "De Luca e Rossano". Dell'argomento se n'è discusso, seppur brevemente, nel corso del consiglio comunale, durante le comunicazioni, di ieri. I Giudici amministrativi hanno respinto la richiesta avanzata dall'amministrazione, di sospendere la decisione dell'Asl Na 3 Sud che dispone la chiusura temporanea dell'attività del Pronto Soccorso del nosocomio cittadino. I giudici della Prima Sezione - presidente Salvatore Veneziano, consigliere ed estensore Gianmario Palliggiano, Domenico De Falco, primo referendario - hanno argomentato che dal momento che «i provvedimenti impugnati rientrano tra le misure eccezionali volte a riorganizzare e potenziare le attività in regime di ricovero in terapia intensiva per fronteggiare l'emergenza sanitaria da SarsCov-2» sulla scorta delle disposizioni regionali, e che rivestono «carattere temporaneo, legato all'esigenza dì fronteggiare l'emergenza sanitaria in atto», «non si ravvisano i presupposti per l'accoglimento della richiesta misura cautelare». Ma la questione sicuramente avrà un seguito. A fine ottobre, infatti, per chiedere con forza la riapertura del Pronto soccorso erano scesi in strada non solo gli amministratori di Vico Equense, ma anche gli altri cinque sindaci della penisola sorrentina, sfilando per le strade della città insieme a commercianti, famiglie, anziani, liberi professionisti. Si teme infatti che stop al pronto soccorso possa rappresentare solo il primo passo verso la chiusura definitiva dell'ospedale. Non a caso, consiglio comunale ha votato all'unanimità l'atto di indirizzo che impegna la giunta Buonocore a trascinare in tribunale l'Asl.
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