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mercoledì 23 dicembre 2020

Sanità. A Sorrento chiude la rianimazione

Sorrento - Continua l'emergenza sanità in penisola sorrentina. Tutti i tentativi di mantenere aperto il reparto di rianimazione dell'ospedale di Sorrento non hanno dato frutto. L'unità operativa è difatto chiusa. E si blocca completamente l'attività chirurgica tanto al Santa Maria della Misericordia quanto al De Luca e Rossano di Vico Equense con l'eccezione dei soli casi urgenti. Alla base dello stop al servizio la mancanza di medici anestesisti. Fino a ieri si sperava che arrivassero i rinforzi. Poi ieri la definitiva fumata nera. E dunque arriva la sospensione delle attività del reparto. Il direttore generale dell'Asl Napoli 3 Sud, l'ingegner Gennaro Sosto, aveva incontrato medici e operatori in servizio in Rianimazione dicendo chiaro e tondo che entro 48 ore sarebbero stati reclutati ulteriori medici. Ma finora fumata nera. "Siamo ritenuti un territorio di serie B, per la nostra azienda sanitaria siamo sempre meno una priorità - le parole durissime del consigliere comunale di opposizione di Sorrento, Mario Gargiulo - E nessuno dei nostri sindaci qui in penisola sorrentina, nessuno, nemmeno chi per professione fa il medico, muove un dito." La carenza di anestesisti, oltre a determinare la chiusura della rianimazione, non consente neanche di riprendere, come stabilito dalla Regione Campania, l'attività chirurgica. Il Consigliere regionale Gennaro Cinque promette di volersi impegnare per la sanità. "Il mio sguardo è rivolto ali presidi ospedalieri della penisola sorrentina, di Castellammare, di Gragnano e, in generale, alla mancanza di strutture sanitarie adeguate a salvaguardare la vita delle persone in situazioni normali e d'emergenza, come quella che stiamo affrontando". 

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