Castellammare di Stabia - Il Mise, su richiesta della Regione Campania, ha convocato per il 14 gennaio prossimo un tavolo unitario - parti sociali ed istituzioni - per l'esame della vertenza Meridbulloni di Castellammare di Stabia, dopo la improvvisa ed inaspettata scelta dell'azienda di chiudere lo stabilimento e trasferire l'attività a Torino. Una scelta che ha gettato i lavoratori in uno stato di totale precarietà, aprendo una ennesima ferita nell'apparato produttivo campano, in un territorio già da anni particolarmente provato da una difficile riconversione produttiva iniziata a metà degli anni '90, con la prima area di crisi italiana Torrese - Stabiese. "Esprimiamo il nostro apprezzamento - ha dichiarato l'assessore Antonio Marchiello - per la decisione del Mise che ha raccolto rapidamente la nostra richiesta e per la costante ed intensa interlocuzione su di una vertenza che si preannuncia non semplice. Con l'auspicio di incrociare un atteggiamento di maggiore disponibilità dell'azienda nella ricerca di soluzioni condivise, che evitino di mortificare la dignità del lavoro e la funzione sociale della libertà d'impresa".
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