Di Martino, Esposito, Nastelli e Nappi presentano una mozione
Castellammare di Stabia - Non accenna a placarsi la polemica sul Faito, che ha fatto versare fiumi d'inchiostro sulle pagine dei quotidiani, con politici locali e regionali uniti e impegnati in difesa della montagna. La questione adesso arriva nell’aula del Consiglio comunale di Castellammare di Stabia. I consiglieri di opposizione Andrea Di Martino (Italia Viva), Giovanni Nastelli (Uniti per Stabia), Eutalia Esposito (Partito della città) e Francesco Nappi (Movimento 5 Stelle), hanno presentato una mozione che prevede l’acquisto da parte della regione Campania delle quote dell’ex Provincia. I consiglieri di opposizione propongono di fare ricorso anche al Ricovery Plan in fase di approvazione da parte del Governo Draghi, puntando sulla sostenibilità ambientale, lo sviluppo agricolo sostenibile ed il turismo naturalistico e gastronomico. La mozione quindi punta a impegnare il sindaco e la giunta «a farsi promotore presso il presidente della Giunta regionale della Campania» per «l’acquisizione del 50% di proprietà della città metropolitana di Napoli». Il tutto attraverso la «la redazione di un piano di valorizzazione degli immobili in modo tale da poterli candidare a finanziamenti UE in tre peculiari asset di sviluppo: ecosostenibilità ambientale, agricoltura e zootecnia ecocompatibile, turismo ecosostenibile ed incoming».
L’obiettivo degli esponenti di opposizione è «dare vita ad un soggetto gestore che coinvolga oltre alla regione, i comuni di Castellammare di Stabia, Pimonte e Vico Equense, l’Ente Parco, il GAL Terra protetta scarl, la Diocesi Castellammare Sorrento e gli imprenditori privati già operanti sul Faito. In questo ambito la Regione dovrà potenziare i collegamenti di trasporto pubblico per raggiungere il Faito, sia dal versante Castellammare che dal versante Sorrentino e investire su un collegamento ecosostenibile con la costiera amalfitana che sarebbe un grosso slancio alla economia Montana». Proviamo a ricostruire in maniera sintetica le tappe fin qui percorse di questa intricata vicenda, che ha smosso l’intero arco politico. Il Comune di Vico Equense ha preso contatti con la Città Metropolitana di Napoli: oggetto del dialogo valutare la possibilità di cedere il suo 50 per cento della montagna. Città Metropolitana si è dichiarata, attraverso le parole del consigliere delegato al patrimonio, Carmine Sgambati, disponibile a valutare positivamente la richiesta dell’amministrazione vicana, che in cambio offrirebbe all’ex provincia l'istituto scolastico di Fornacelle. L'amministrazione di Castellammare di Stabia, però, storce il naso, e attraverso il sindaco Gaetano Cimmino, dopo l'ondata di indignazione e polemiche sulle trattative in corso, fa sentire la sua voce, sollevando forti perplessità sulla legittimità dell'operazione.
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