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giovedì 18 marzo 2021

«Il Faito non si tocca», striscioni al Comune di Castellammare di Stabia

Vico Equense: il Consigliere Trignano chiede l'accesso agli atti

Vico Equense/Castellammare - Continua la querelle sulla permuta dell’edificio scolastico di Fornacelle con la porzione del monte Faito di proprietà della Città Metropolitana. Il Consigliere comunale di Vico Equense, Massimo Trignano, ha inviato una pec al responsabile dell’Ufficio patrimonio del Comune. “Ho chiesto copia di tutti gli atti, - afferma Trignano – procedimentali ed endoprocedimentali, relativi alla permuta.” L'ipotesi di un accordo da formalizzare con la definizione del valore dei cespiti tra la Città Metropolitana di Napoli e il Comune di Vico Equense ha suscitato una serie di reazioni sulla opportunità di concretizzare l'iniziativa, facendo storcere il naso all'amministrazione comunale di Castellammare di Stabia che ha minacciato di presentare una denuncia alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata. Ieri mattina, sotto Palazzo Farnese sede del Comune di Castellammare di Stabia, sono apparsi degli striscioni con queste frasi: «Cultura e tradizioni», «Basta speculare!», «Il Faito non si tocca», «Post Fata Resurgo». Un messaggio chiaro rispetto all'umore degli stabiesi rispetto alla battaglia in corso tra diversi enti, per la gestione della montagna. Al momento la vicenda è bloccata, perché dovrà essere la Città Metropolitana a decidere dopo la richiesta di permuta del Comune di Vico Equense.
  Non è da escludere, tuttavia, un intervento della Regione Campania, che da più parti è stata invocata per assumere la totale gestione della montagna. Sull'argomento è intervenuto anche il consigliere della Città Metropolitana, il sindaco di Meta, Giuseppe Tito, precisando che la proposta del Comune di Vico Equense deve essere ancora definita nei dettagli dal consigliere delegato al Patrimonio della Città Metropolitana, Carmine Sgambati. “Come primo atto - sottolinea Tito - deve essere fatta una precisa stima del valore economico dell'immobile di Fornacelle, individuato come contropartita per il 50 per cento della proprietà del Faito. In quell'immobile dovrebbe andare l'istituto professionale "Galilei", per il quale la Città metropolitana attualmente versa un canone di locazione. Costi che con il trasferimento della proprietà sarebbero abbattuti. All'epoca dell'acquisto, l’allora Provincia pagò 2 milioni di euro per il 50 per cento di Monte Faito: l'immobile in questione vale altrettanto? Una volta che viene accertata la congruità, non credo possano esserci particolari problemi. Tutti gli attori istituzionali saranno chiamati ad esprimersi, se rientra nelle loro competenze.”

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