Vico Equense - “Tanta confusione e nessuna idea di rilancio della Città”. È questo quello che avverte, a pochi mesi dalle elezioni amministrative, Giuseppe Cioffi. L’ex amministratore, con un lungo passato di assessore (dal 2001 al 2009), oggi osservatore della politica cittadina, ne parlerà in un video che sarà pubblicato alle 18,30 sulla pagina Facebook di Agorà. In effetti gli addetti ai lavori sembrano aver smarrito un po’ la bussola. Se da un lato c’è la compagine di maggioranza, che non ha nessun motivo politico per non ricandidare il sindaco uscente, Andrea Buonocore. Dall’altro lato, invece, tra gli anti Buonocore, tutti quelli che si pongono in alternativa all’amministrazione uscente, regna l’immobilismo e non si avverte niente di certo. Oggi il quotidiano Metropolis parla di una discesa in campo dell’ex sindaco Benedetto Migliaccio, che ha avviato un dialogo con un altro ex sindaco: Giuseppe Dilengite. Colloqui, contatti, incontri privati e in videochat, ma nulla di tangibile. Eppure basterebbe non complicarsi la vita: alle volte la soluzione è sotto gli occhi ma non la si vede. “Anche io auspico un rinnovamento, - dice Giuseppe Cioffi - ma non possiamo realizzare una riedizione della collaborazione instaurata quindici anni fa. Con Giuseppe Dilengite e Benedetto Migliaccio abbiamo partecipato ad una esperienza amministrativa comune. Avremmo potuto cambiare il volto di questa città, non ci siamo riusciti, perché dovrebbero esserci oggi le condizioni favorevoli che allora non ci furono. Forse qualcuno si illude.” Il fronte degli anti Buonocore non è così disposto a unirsi. Maurizio Cinque, già da alcuni mesi, anche se non ha ancora fatto delle dichiarazioni ufficiali, è in campo sostenuto da due liste civiche. Vuole ricandidarsi alla carica di sindaco. Sulle prospettive politiche l’ex assessore Cioffi è telegrafico: “Sarà una riedizione di cinque anni fa: "Maurizio Cinque contro Andrea Buonocore. A questo punto meglio stare a casa.”
Nessun commento:
Posta un commento
La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.