Vico Equense - Il Garante dei diritti della Persona con Disabilità del Comune di Vico Equense, dottoressa Emilia Terracciano , con una nota protocollata lo scorso 12 aprile ha presentato all’Amministrazione la prima relazione annuale sulle attività svolte, un documento che sarà oggetto di discussione in seno al Consiglio Comunale, secondo quanto previsto dal Regolamento del Garante. Nominata all’unanimità con delibera n. 71 del 14 dicembre 2019, la dottoressa Terracciano si è mossa su diversi fronti di intervento, dalla sensibilizzazione ai temi della disabilità, all’organizzazione e realizzazione di progetti di tipo culturale/educativo e sociale/inclusivo, alla strutturazione di un servizio di ascolto e accoglienza di istanze e urgenze delle persone con disabilità di Vico Equense e delle loro famiglie. Un anno ricco di iniziative, progetti, attività, che il Garante ha messo in atto con il sostegno e la collaborazione di associazioni di volontariato presenti sul territorio, associazioni di categoria, associazioni culturali, nonché avvalendosi del contributo di associazioni e fondazioni extra cittadine. L’attività è stata condizionata dalla pandemia da Covid-19, dilagata all’indomani del suo insediamento. Un’emergenza che ha influito fortemente, limitando la possibilità di incontro e operatività sul territorio; la collaborazione con gli uffici comunali e il confronto con i cittadini, infatti, è stato portato avanti quasi esclusivamente a distanza, attraverso telefonate – videochiamate – email. Nonostante tutto, il Garante e il suo gruppo di lavoro hanno portato avanti una serie di iniziative, che a conclusione del primo anno di mandato risultano pienamente realizzate, e altre ancora si concretizzeranno durante il secondo anno di attività. La dottoressa Terracciano si è adoperata per portare avanti uno “sportello” virtuale di ascolto e accoglimento delle esigenze e delle urgenze delle persone con disabilità del territorio, coinvolgendo gli uffici comunali e gli assessorati di competenza, in un’azione di sinergia e concreta collaborazione.
Ha rilevato svariate criticità, che di fatto precludono una concreta inclusione e una quotidianità agevole, presentando all’Amministrazione una serie di proposte per il superamento di quei fattori che creano ulteriori disagi. L’operazione culturale del Garante, durante questo primo anno, è stata focalizzata su due progetti molto importanti: “Chi è il disabile?” – campagna di sensibilizzazione e promozione dei temi della disabilità, progetto che ha coinvolto le scuole del territorio, attraverso la lettura del racconto “Il paese delle carrozzine” e una serie di incontri (on line) di scrittura emozionale e crescita personale; “Tutti a tavola” – progetto di abbattimento delle barriere sensoriali, finalizzato anche alla promozione di un turismo inclusivo . Il progetto prevede la realizzazione e distribuzione di menù in codice Braille ai locali e servizi di ristorazione del territorio, nonché la realizzazione di un Qr Code per l’ascolto del menù da parte delle persone non vedenti e ipovedenti. Questo progetto, in particolare, consentirebbe alla nostra città di porsi come una delle capofila nel settore del turismo accessibile e inclusivo, dotandosi di uno strumento che faciliterebbe la fruizione dei servizi di ristorazione da parte di persone con disabilità visive. L’attenzione della dottoressa Terracciano è rivolta, in maniera prioritaria, a un processo di valorizzazione della cultura della diversità , che possa portare a una vera rivoluzione nel modo di pensare e agire da parte della collettività. L’abbattimento delle barriere, mentali e reali, è una condizione fondamentale per poter parlare di inclusione delle persone con disabilità, che vedono ogni giorno ledere i propri diritti. “Per una città accessibile e inclusiva, la sfida più importante ma anche la più difficile da affrontare, risulta essere quella di creare le condizioni culturali ed ambientali affinché le persone con disabilità raggiungano la piena partecipazione sociale, che comprende numerosi aspetti della vita quali la formazione, l’integrazione lavorativa, la mobilità e finanche la possibilità di tessere relazioni interpersonali. ” afferma la dottoressa Terracciano, che conclude: “ Non è accettabile che le persone con disabilità non possano circolare liberamente, in sicurezza, senza pericoli per la propria incolumità. Non è accettabile che le persone con disabilità e le loro famiglie siano ancora vittime di situazioni di pregiudizio. Purtroppo, ancora oggi, l’inclusione sociale e le barriere architettoniche rappresentano un fallimento della società, nonostante l’Agenda europea 2030 menzioni l’inclusione in ben 7 dei suoi 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile. Bisogna fare cultura, al fine di promuovere la consapevolezza che le dinamiche riguardanti le persone con disabilità non rappresentano un “fatto privato”, da lasciare quindi alla discrezione dei singoli, bensì una causa comune, che interessa e coinvolge ciascuno di noi, in quanto cittadini responsabili. ” A conclusione della propria relazione, la dottoressa Terracciano ha illustrato alcuni punti su cui intende iniziare o proseguire a lavorare durante il secondo anno di incarico, a titolo gratuito, al fine di raggiungere gli obiettivi preposti e condivisi con l’Assessorato alle Politiche Sociali, a promozione e tutela dei diritti della persona con disabilità.
Per contattare il Garante:
Cell. 338 172 8638
Nessun commento:
Posta un commento
La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.