Questa indagine è una metafora sulla percezione della realtà, spesso distorta dalla fame di sopraffazione. La luce che, ne La battaglia di Lepanto, trafigge i visi dei protagonisti dei due gruppi antagonisti è reinterpretata in chiave contemporanea dall’artista, che la assimila, per rifletterla nelle sue sculture. Come in una scenografia, chi osserva, viene avvolto e catturato dalla forza attrattiva che anima le opere di Rosa e Coppeta. Questa forza, sembra fuoriuscire dalle figure per propagarsi nei rimandi di una storia che scuote il presente e torna ad essere forma nuova. Questa condizione chiaroscurale, di uomo contro uomo, proietta nuove ombre sulla contemporaneità. Ma se ogni battaglia lascia una crepa, l’invito è di coglierne la luce.
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giovedì 20 maggio 2021
L’ultima grande battaglia dal Barocco di Salvator Rosa al contemporaneo di Max Coppeta
Il 27 maggio inaugura alla Baccaro Art Gallery (Pagani, Salerno) la mostra L’ultima grande battaglia – dal
Barocco di Salvator Rosa al contemporaneo di Max Coppeta , a cura di Alessandro Demma.
Il progetto, da un’idea di Davide Caramagna (presidente dell’Ass. Culturale MM18), apre un ciclo di esposizioni
che hanno il fine di mettere in dialogo l’arte di Max Coppeta con alcuni capolavori dei più celebri artisti del
Barocco napoletano (F. Guarini, F. Solimena, L. Giordano, M. Pino da Siena, S. Rosa, per citarne alcuni)
provenienti dalla Fondazione De Chiara De Maio, con l’eccezionale contributo critico dello storico dell’arte
Sandro Barbagallo (curatore del reparto Collezioni Storiche dei Musei Vaticani).
In questa prima esposizione, tutto ruota attorno all’opera La Battaglia tra cristiani e turchi di Salvator Rosa del
1630, voluta dalla Galleria Baccaro per celebrare i suoi vent’anni di ricerca e concessa grazie alla visione e
alla generosità del Presidente Diodato De Maio - Fondazione De Chiara De Maio
Lo scontro navale che ebbe luogo il 7 ottobre 1571 nelle acque di Lepanto, segnò una svolta epocale nella
storia del Mar Mediterraneo e di tutti quei paesi che, fino ad allora, erano stati coinvolti nella lotta per arginare
la minaccia turca. La battaglia, tema caro all’attività pittorica di Salvator Rosa, fu uno dei suoi soggetti preferiti
fin dagli esordi. Coppeta percependo la volontà del maestro, di andare oltre la meraviglia visiva, sceglie di
agire direttamente nella terza dimensione, deformando materiali specchianti e sottolineando il ruolo decisivo
che le tensioni hanno in questo dialogo.
Ad aiutarci in questo processo di decodifica di un linguaggio che ha avuto il suo exploit nel seicento
napoletano, è la ricerca “Riflessi e Deformi” dell’artista Max Coppeta, opere che esplorano la proprietà
dell’acqua e dei liquidi di ingrandire oggetti immersi in essa a causa della differenza dell’indice di rifrazione.
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