La richiesta è quella di tutelare l’accessibilità pubblica all’area della Torre che, allo stato, è inibita per la sopraggiunta inaccessibilità della via d’accesso
Vico Equense - La strada sbarrata che impedisce l’accesso pubblico alla Torre di Punta La Guardia a Seiano finisce all’attenzione dell'Assise civica con una domanda di attualità presentata dal Consigliere comunale Massimo Trignano, che sarà discussa giovedì prossimo. Per decenni l’area dove si erge la torre è stata meta di passeggiate e gite, punto di ritrovo per chi ama stare a contatto con la natura e essere circondato da un panorama mozzafiato, fino a quando l’unico passaggio è stato sbarrato da un portone di legno. Il caso è sotto i riflettori di residenti e associazioni da molti anni, che a più riprese hanno promosso sottoscrizioni e raccolte di firme. “Via Punta La Guardia – spiega il Consigliere Trignano - costituisce l’unico collegamento tra il borgo di Seiano e l’area demaniale in questione. L’anzidetta vicinale “Punta La Guardia – Torre Scutolo” è inserita nell’elenco delle strade del Comune di Vico Equense, con delibera di Giunta Comunale dell’8 giugno 1965 ove ne viene riportata l’estensione per una lunghezza pari a 0,450 km. Visto che il tratto finale della menzionata strada è stato di fatto cancellato e sottratto così alla sua naturale fruizione, poiché inglobato in un cortile apparentemente privato e chiuso da un portone. Allo stato, l’accesso all’area demaniale ove sorge la Torre saracena risulta, quindi, impedito.” Sulla vicenda è intervenuto anche il Comitato “Amici della Torre di via Punta La Guardia”, presieduto dall’Architetto Giuseppe Guida, che ha presentato una denuncia alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata e proposto anche un atto di diffida stragiudiziale indirizzato all’Agenzia del Demanio, al Ministero dei Beni Culturali e al Comune di Vico Equense. Il Consigliere Massimo Trignano chiede anche di conoscere lo stato delle trattative e dell’iter amministrativo finalizzato all’acquisizione al patrimonio comunale della Torre saracena, menzionata per la prima volta in una lettera che Carlo I d’Angiò, il 19 aprile del 1277, e di conoscere quali provvedimenti ha adottato o intende adottare l’Amministrazione per la gestione e la valorizzazione del bene in questione. “Bisogna altresì favorire – conclude Trignano - un maggior coinvolgimento delle associazioni locali nelle iniziative e nei progetti interessanti le sorti dell’area di Punta La Guardia anche alla luce dello storico legame affettivo e simbolico che essa riveste per la comunità di Seiano.”
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