Il dottor Antonio Coppola nome ricorrente nelle nostre interviste dedicate alla gestione della pandemia sul territorio. E’ commissario per l'emergenza covid nell'ambito dell'ASL Napoli 3 sud, in cui rientra la Penisola sorrentina. Si tratta di un medico noto sul territorio, risiede in costiera ed è stato impegnato nell'organizzazione della campagna vaccinale. Vaccini in Penisola. A che punto siamo? Ad un ottimo punto. Andiamo verso il 100% della popolazione residente con almeno una dose, mentre più del 50% ha ricevuto due dosi. Si sta realizzando l'immunità di gregge che si ha quando il 70% dei residenti è vaccinato o ha contratto il covid e ne è guarita, sviluppando anticorpi. Ma c'è un particolare importante che vorrei segnalare. Prego Le categorie più a rischio sono state coperte con le due dosi del vaccino al 100%. Di chi parliamo? Di tutte le strutture che ospitano anziani, gli ultraottantenni ed i soggetti fragili registrati hanno ricevuto due dosi. Quindi le persone più a rischio sono protette. La variante delta o indiana del virus deve destare preoccupazione? Non è stata ancora sequenziata. Dai dati empirici pare abbia lo stesso decorso del covid, ma si riscontra un indice di contagiosità più alto. Il vaccino protegge da questa variante? Si, e ci sono studi che lo confermano. Sono stati riscontrati casi da variante sul nostro territorio? In Penisola no, in altre zone dell'ASL di appartenenza casi sporadici. Legati a persone provenienti dal nord Italia o dall'estero.
Si parla di terza dose del vaccino. E' cosi? L’eventualità è molto probabile. L’ipotesi più accreditata prevede la terza dose tra fine anno ed i primi mesi del 2022. Perché serve la terza dose? E’ la prima volta nella storia della medicina che in tempi cosi brevi dall'inizio di una pandemia è stato trovato un vaccino. Ma questo risultato, proprio per i tempi brevi in cui è stato conseguito, non ha consentito di studiare bene ed a fondo il profilo relativo alla durata dell'immunità. Si è visto che tra i 6 e gli 8 mesi dal vaccino l'immunità resta alta, ma poi inizia a scendere. Mix vaccini, ci aiuta a capire: prima la Campania ha detto no, poi cosa è successo? Poi la Campania si è adeguata alle linee nazionali. L’equivoco si è creato per il fatto che il parere del Comitato Tecnico Scientifico, sulla cui base è stata emanata l'ordinanza del Ministero della Salute, non ha dato indicazioni perentorie. Una volta chiarito questo aspetto formale, possiamo dire che la piena validità del vaccino eterologo – quindi vaccini nella composizione diversi per le due dosi - ha ricevuto conferme sul piano scientifico e riscontri anche su una maggiore forza immunitaria. Qual è il protocollo per la vaccinazione? Si conferma Astrazeneca prima e seconda dose per la fascia 60- 79 anni, mentre Moderna o Pfizer per la seconda dose, per gli over 60, anche se hanno ricevuto Astrazeneca la prima volta. Ma la differenza tra Astrazeneca e Jhonson&Jhonson e Pfizer e Moderna in cosa consiste? Astrazeneca e Jhonson&Jhonson sono a vettore virale, la molecola viaggia nell'organismo su un pezzo di virus. Per Pfizer e Moderna il virus è invece veicolato attraverso una cellula. Si stanno vaccinando anche giovani e studenti. Per gli over 18 quale vaccino è previsto? L'unico vaccino utilizzabile per gli over 18 è Pfizer, al momento. Perché? Pfizer ha fatto studi e verifiche tali da poter giustificare l'uso su questa fascia di popolazione. Ciò non significa che altri vaccini non siano idonei, solo che una sperimentazione adeguata non é ancora avvenuta.
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