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mercoledì 10 novembre 2021

Penisola sorrentina. Ospedale unico, mancherà emodinamica

Incontro in Cattedrale a Sorrento tra vertici Asl, associazioni e chiesa. Sosto conferma: banditi i concorsi. Il Sindaco di Sorrento domani sarà ascoltato dalla commissione sanità in regione 

Vico Equense/Sorrento - Anche oggi i riflettori dei quotidiani sono puntati sulla sanità pubblica in penisola sorrentina. Le difficoltà operative dell'ospedale di Sorrento, la chiusura del pronto soccorso di Vico Equense, al centro di un dibattito organizzato nel teatro della Cattedrale di Sorrento dalle parrocchie e dalle associazioni che operano in penisola sorrentina. Con l'arcivescovo Francesco Alfano, il parroco della cattedrale don Carmine Giudici (coordinatore dell'iniziativa), Gennaro Sosto, direttore dell'Asl Na3, il direttore sanitario dell'ospedale di Sorrento e Vico Equense Giuseppe Lombardi. “Le carenze di sanitari in penisola sorrentina – scrive Antonino Pane sul Mattino - hanno aperto un vero e proprio fronte emergenziale dove la politica, ad eccezione di qualche promessa, ha segnato un'acquiescenza pressoché totale ai vertici dell'Asl Na3.” La soluzione di tutto appare l’ospedale unico della penisola sorrentina che sorgerà a Sant’Agnello. “Un ospedale unico – continua Pane - che lascia perplessi anche molti medici del territorio che hanno già sottolineato la mancanza nel progetto di un reparto di emodinamica, ritenuto essenziale per il territorio. Insomma anche con l'ospedale unico in caso di infarto o ictus l'unica speranza di salvezza resta l'arrivo in tempo dell'elicottero per essere trasferiti in un altro presidio più attrezzato.” Il nodo principale, comunque, resta la mancanza di anestesisti che rende praticamente impossibile il regolare funzionamento di tutte le strutture sanitarie del territorio. Perché se è pur vero che ci sono concorsi ad hoc per reclutare dei nuovi, si teme che la situazione possa definitivamente degenerare a stretto giro alla luce pure di segnali inquietanti.

 

“Secondo Sosto – si legge sul Mattino - gli anestesisti in particolare, ma i medici in generale non sembrano gradire sedi turistiche come queste per i costi alti da affrontare in caso di trasferimento (fitti delle case innanzitutto).” Non a caso il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola ha parlato della necessità di connotare anche la penisola sorrentina con la dizione di "zona disagiata", come avviene per le isole. In questo modo si potrebbero mettere in campo indennità speciali adatte per aiutare a risolvere il problema. Domani lo stesso Coppola sarà in audizione davanti alla commissione Sanità della Regione proprio per evidenziare le criticità dell'assistenza in Costiera. Coppola è intenzionato a ribadire a Palazzo Santa Lucia una cosa che dovrebbe apparire normale: ovvero, mentre si lavora al progetto dell'ospedale unico da oltre settanta milioni di euro che sarà realizzato tra qualche anno a Sant'Agnello, è doveroso che l'intera filiera istituzionale - dalla Regione all'Asl Napoli 3 Sud - si attivi per rimpinguare l'organico degli ospedali riuniti della penisola sorrentina, migliorando il numero di professionisti in corsia e dimostrando che mentre si pensa al futuro non si dimentica alle necessità quotidiane.

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