Cronoprogramma dei lavori alla scuola non rispettato, il caso finisce in Procura
Piano di Sorrento - Uno degli istituti scolastici più prestigiosi della Campania, il nautico "Nino Bixio" di Piano di Sorrento, costretto a fare i conti con l'emergenza aule. Ora la dirigente scolastica ha deciso di dire basta e scrive una lettera al ministro Patrizio Bianchi ed all'assessore regionale Lucia Fortini che suona più come una denuncia nei confronti delle istituzioni per nulla interessate a garantire il diritto allo studio dei ragazzi. Teresa Farina ne ha per tutti dalla Città metropolitana fino all'Ufficio scolastico regionale. Ed arriva a chiedere l'intervento della Procura della Repubblica per capire se ci sono responsabilità anche a livello penale oltre che morale. «Il nostro istituto, da ben 12 anni, è interessato da lavori di ristrutturazione di una parte dell'edificio - si legge nella missiva -. A giugno 2021, grazie al nostro strenuo impegno, erano ripresi i lavori di ristrutturazione con appalto ad una nuova ditta. Il cronoprogramma, ottenuto faticosamente, prevedeva la consegna di parte delle aule entro il mese di settembre. Dal 14 settembre ñ fino al 31 ottobre abbiamo potuto disporre di 14 aule per 29 classi. Gli studenti sono stati costretti a fare turni alternando una settimana di lezione in presenza e due settimane in didattica a distanza». Un sacrificio accettato con pazienza da parte di studenti e docenti in vista del ritorno alla regolarità didattica una volta ultimati gli interventi. Poi la nuova doccia fredda.
«Con nota del Rup del 14 ottobre 2021 - scrive la preside la Città metropolitana di Napoli Area Scuole- Direzione Tecnica 1 - ha sospeso i lavori di ristrutturazione ñ ha consegnato solo 3 aule". Stop agli interventi che sarebbe legato all'improvvisa dipartita dell'amministratore della ditta appaltatrice, il che ha portato alla sparizione da un giorno all'altro degli operai dal cantiere». Una nuova emergenza, insomma. «Con enorme impegno abbiamo riorganizzato e trasformato in aule didattiche parte degli uffici, i laboratori di informatica, chimica, fisica - sottolinea ancora la dirigente del nautico della Costiera Da oggi (3 novembre, ndr) potremo disporre di 20 aule per 29 classi. Mancano 10 aule. Le classi, quindi, saranno costrette ad alternare 3 settimane in presenza e 1 a distanza per l'intero anno scolastico». Ed è ripartita la Dad. «Abbiamo dovuto fare ricorso necessariamente alla didattica a distanza conferma Teresa Farina - perché larga parte della nostra platea proviene da paesi limitrofi ed è costretta a raggiungere la scuola con mezzi pubblici che non assicurano un servizio adeguato (in primis Circumvesuviana). Inoltre il quadro orario settimanale di 32 ore avrebbe comportato il termine del turno pomeridiano alle ore 20». Una situazione difficile da affrontare per il personale scolastico e gli studenti, che si ripercuote inevitabilmente sull'offerta formativa. «E superfluo sottolineare che la scuola è presenza e che la didattica a distanza ha costituito un ripiego inevitabile in fase di emergenza sanitaria ma che in alcun modo può essere concepita come forma surrogata della scuola». (Il Roma)
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