Sant’Agnello - Eccessiva infiltrazione di acqua, sia meteorica sia dovuta a una probabile rottura di una condotta idrica. Con il flusso che ha fluidificato il terreno di colmata dell'ex alveo San Filippo verso un'antica cavità di tufo sotterranea fino ad oggi sconosciuta, «presumibilmente scavata dai nostri antenati parallelamente all'antico alveo per estrarre pietre di tufo utilizzate per costruire le antiche abitazioni». Sono queste le cause individuate sinora sulla voragine di via Matteotti a Sant'Agnello. A renderle note nei giorni scorsi è stato il sindaco Piergiorgio Sagristani che oggi si è recato a Napoli per reperire le risorse necessarie per effettuare i lavori necessari per il ripristino dei luoghi in condizioni di massima sicurezza. Ai funzionari del genio civile e del dipartimento difesa suolo sono stati illustrati in modo dettagliato quanto accaduto e gli esiti di ulteriori indagini svolte. “I dirigenti – spiega Sagristani - hanno dato piena disponibilità per giungere in tempi rapidi al ripristino e alla messa in sicurezza dell'area ricorrendo all’utilizzo di fondi già disponibili per l'emergenza idrogeologica del territorio campano. A tal proposito ha dato disposizione affinché sia eseguito un ulteriore sopralluogo per verificare la fattibilità delle soluzioni progettuali da noi proposte in modo da poterne quantificare in via definitiva la spesa necessaria e quindi procedere rapidamente all’impegno dei fondi necessari. Il sopralluogo è stato programmato per la prossima settimana.”
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