Vico Equense - "Sollecitare la capacità progettuale dei Comuni." E' questo l'intento del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, Mara Carfagna, che oggi pomeriggio con una conferenza on line ha presentato il contratto istituzionale di sviluppo per rilanciare alcuni comuni del Vesuviano (San Giorgio a Cremano, Portici, Ercolano, Torre del Greco, Torre Annunziata, Castellammare di Stabia, Vico Equense, Boscotrecase, Trecase, Santa Maria la Carità, Gragnano, Terzigno, Scafati, Boscoreale, Poggiomarino, Sant'Antonio Abate, Pompei insieme alle Municipalità IV e VI del Capoluogo). Il contratto istituzionale di sviluppo (Cis) è lo strumento che gestirà gli interventi per il rilancio culturale, turistico e industriale dell'area compresa tra Napoli est e Pompei. Il ministro fisserà in 45 giorni, destinati presumibilmente a diventare 60 per via delle vacanze di Natale, per la presentazione dei progetti la cui valutazione avverrà in base a criteri già adesso definiti come la strategicità e la cantierabilità. Al tavolo hanno partecipato il sindaco, Giuseppe Aiello e l' Assessore Luigi De Martino che ha la delega all'ufficio innovazione strategica (Pnrr), le altre fasce tricolori del comprensorio, oltre alla Regione Campania e all'Unità Grande Pompei del Ministero della Cultura. A partire da domani, infatti, gli enti territoriali interessati potranno inviare le loro proposte progettuali, che saranno valutate e selezionate. L'obiettivo è di giungere entro il mese di marzo 2022 alla firma ufficiale del CIS, con la relativa assegnazione delle risorse. "Si tratta di un percorso atteso da almeno otto anni - ha ricordato il ministro Carfagna - cioè dall'istituzione del 'Progetto Grande Pompei'.
Adesso con lo strumento del CIS e l'applicazione del 'metodo PNRR', con le relative semplificazioni, intendiamo costruire un percorso lineare e concreto per arrivare in tempi rapidi alla definizione di un quadro di interventi, che consentano la riqualificazione urbana del territorio e facilitino il suo sviluppo come polo produttivo e logistico. Non possiamo intendere il CIS come uno 'svuotacassetti' - ha precisato il ministro - ma si tratta di un grande intervento strategico, che richiede una progettualità in grado di cambiare nei prossimi anni il volto del territorio. Le risorse che saranno assegnate proverranno principalmente dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione e dipenderanno dalla qualità e dalla quantità dei progetti presentati". All'incontro in videoconferenza, oltre ai soggetti istituzionali che sottoscriveranno il CIS, hanno partecipato su invito del ministro anche i rappresentanti delle parti sociali e delle associazioni che operano in quell'area, così da garantire un ampio coinvolgimento nella definizione delle priorità di intervento.
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