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martedì 25 gennaio 2022

La Regione rinuncia alle Card e riapre gli ambulatori

Vaccinazioni, all`Asl Na 3 Sud 2 milioni di dosi 

Spesi tre milioni per le tessere vaccinali regionali che ora le Asl abbandonano nei depositi perché inutili. Non hanno alcuna funzione e spedirle a casa o consegnarle ai vaccinati causerebbe altre spese. Anche nell'Asl Napoli 3 Sud delle Card volute da De Luca ormai non si parla più: «Ne abbiamo distribuite circa 20 mila - spiega il direttore sanitario Gaetano d'Onofrio a Repubblica Napoli - ormai la gente scarica direttamente il Green Pass. Prima inviavamo le Card con posta raccomandata o le davamo nei distretti. Ce ne sono ancora conservate. L'iniziativa è stata importante per dare un segnale, ma ora è arrivato il Green Pass», ribadisce il direttore dell'Asl Napoli 3 Sud che ieri ha superato il traguardo di 2 milioni di vaccini somministrati. A comunicarlo, attraverso una nota, è l'ufficio stampa dell'Azienda sanitaria che sottolinea come il traguardo aia stato raggiunto nella serata di domenica e sia stato reso noto dalla Regione Campania attraverso Soresa, la società che si occupa dei servizi sanitari per l'ente. «È passato poco più di anno - dicono dall’Asl Napoli 3 Sud - da quel 31 dicembre 2020 quando un'infermiera del pronto soccorso dell'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia e un medico della medicina d'urgenza di Nola furono scelti per ricevere le prime dosi del vaccino Pfizer.


Da allora l'azienda con oltre un milione e 100.000 utenti distribuiti su 57 comuni ha saputo attivare una vera e propria macchina da guerra per vaccinare quante più persone possibili, cercando di evitare disagi e nel pieno rispetto delle disposizioni normative, diventando così l'Asl campana con il maggior numero complessivo di dosi inoculate». «Un risultato straordinario - afferma il direttore generale della Napoli 3 Sud, Gennaro Sosto - ottenuto grazie alla disponibilità di tutti gli operatori impegnati e a un sistema fondato sul coinvolgimento delle altre istituzioni, a cominciare dai comuni e dalle scuole». Intanto il calo dei contagi ha spinto l'Unità di crisi a far ripartire tutte le attività specialistiche ambulatoriali in ospedali e aziende sanitarie che erano state sospese dal 10 gennaio causando gravi disagi per i campani e la protesta dei medici.

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