Penisola sorrentina - Con la riapertura delle scuole è atteso un inevitabile massiccio ricorso ai tamponi. Come noto, in presenza di un positivo, l’intero gruppo scolastico deve essere sottoposto a tampone nell'immediato e dopo cinque giorni. L’iter può creare disagi e difficoltà organizzative. Per questa ragione i Comuni della Penisola, con un protocollo d'intesa che vede Sant’Agnello come capofila, hanno deciso di prendere in mano la situazione e di gestirla in modo autonomo con l'obiettivo di fare da ponte tra l'Asl, che mantiene il coordinamento, e la comunità scolastica. Il servizio di rilevamento è stato affidato ad un soggetto sanitario privato accreditato che garantisce tempi più rapidi. "Ci siamo fatti carico dei problemi che potrebbero sorgere e che in qualche caso già si pongono nelle nostre comunità, a partire dalle scuole per il monitoraggio della diffusione del virus” ha detto il sindaco di Sant'Agnello Piergiorgio Sagristani. A Vico Equense, infatti, in alcune classi degli Istituti Comprensivi Costiero e Caulino si è reso indispensabile intervenire. Tutti negativi. Le attività didattiche, quindi, sono proseguite senza far perdere agli alunni altri giorni di scuola. Il Decreto del 7 gennaio prevede per le classi delle scuole elementari nelle quali si verifichi un caso di positività, di effettuare due tamponi di controllo agli alunni: un tampone (T0) subito al momento di conoscenza del caso, l’altro tampone (T5) dopo 5 giorni. Tali controlli consentono di mantenere la didattica in presenza, purché non si verifichi un secondo caso di positività. Nell’ipotesi di due o più casi la stessa legge prevede l’attivazione della didattica a distanza. L’obiettivo è quello di ridurre, nei limiti del possibile, i disagi a famiglie ed alunni. Lo stesso protocollo prevede che in caso di particolare urgenza e necessità questo sistema potrà essere utilizzato anche a favore dei residenti sui territori dei Comuni aderenti.
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