Intervento finanziato con 3,5 milioni di euro dal contratto di sviluppo
Vico Equense - Il Comune ha rispolverato dai cassetti un vecchio progetto per decongestionare il traffico, elaborato in passato da un’idea di centrosinistra. Si tratta dell'ascensore che da villetta Paradiso arriva fino alla spiaggia della marina d’Aequa. Un’opera, dunque, di indubbia rilevanza, che incentiverà ad usare di meno le auto per raggiungere i tanti ritrovi sul mare. Il progetto è stato inserito nel contratto istituzionale di sviluppo che vede coinvolto il Comune di Vico Equense nell'ambito dell' area Vesuvio-Pompei-Napoli e dovrebbe, il condizionale è d’obbligo, vedere la luce nel 2025. I fondi ammontano a 3,5 milioni di euro, e la somma verrà utilizzata anche per i lavori di restauro e valorizzazione, almeno di quello che ne rimane, della Villa Romana marittima, i cui resti sono rinvenibili a ridosso dell'arenile del Pezzolo. Proprio di recente, infatti, l’area è stata interessata da una frana che ha inciso proprio sui ruderi dell'antica Villa. Del collegamento con la marina se ne parla da anni. In passato ha generato molte perplessità, soprattutto sull’impatto ambientale e le modalità di realizzazione. I pareri contrastanti sulla complessità della questione non hanno mai messo d’accordo tutti. Si è sempre temuto che uno dei più bei paesaggi della costiera venga stravolto. Adesso la questione si riapre.
L’amministrazione comunale, che ha scelto un basso profilo nella comunicazione delle notizie, ha solo fatto sapere che le schede progettuali per accedere ai fondi sono state presentate. Premesso che qualsiasi forma di mobilità alternativa debba essere vista con favore e discussa senza pregiudizi, viene da chiedersi, ma quanti incontri, quante verifiche e confronti sono stati avviati con la cittadinanza, con le rappresentanze sociali, i commercianti, gli albergatori, le associazioni ambientaliste, quale sforzo è stato fatto per rendere una scelta politica la più rappresentativa degli interessi globali e la più condivisa. Su un'opera così importante varrebbe la pena di aprire un confronto in consiglio comunale e nella Città.
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