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venerdì 25 febbraio 2022

Vico Equense. 19 reperti archeologici donati all’Antiquarium dalla famiglia Caiafa

Vico Equense - Un nucleo di 19 reperti archeologici in ceramica di manifattura greca e apula o italiota databili tra il VII ed il IV secolo avanti Cristo è stato donato dalla famiglia Caiafa di Vico Equense alla Soprintendenza Archeologica di Napoli presso la sede di Piano di Sorrento, Museo Archeologico Territoriale “Georges Vallet”. I resti archeologici verranno esposti in nuove teche dal design simile a quelle già esistenti, su disposizioni di un conservatore museale della Soprintendenza Archeologica, nell’ Antiquarium Silio Italico di Vico Equense, al piano terra dello storico Palazzo Comunale. Si arricchisce dunque di nuove testimonianze del passato il già prestigioso patrimonio dell’Antiquarium, che si compone di oltre 200 reperti. Vasi a figure nere e figure rosse, bronzi etruschi e campana, ceramica corinzia e ionica, buccheri e ceramica attiva a cornice nera, disposti in tre stanze, rappresentano una selezione significativa dei ritrovamenti degli anni Sessanta e Settanta effettuati sul territorio. Il vasellame bronzeo della necropoli arcaica di Vico Equense è di grande interesse e di ottima fattura. sono presenti calderoni, situle (secchi) e una "pizzipapera", un vaso a becco di anatra. In generale i bronzi sono prodotti tipici dell’artigianato etrusco diffusi in età arcaica dal VI secolo a.C. per tutto il V secolo a.C. e la loro presenza all’interno del corredo funebre è legata al rituale del banchetto, ma nello stesso tempo i bronzi rappresentano oggetti di pregio, indicatori di un elevato grado sociale del defunto.

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