Sorrento - “Se si può andare in discoteca o allo stadio non capisco perché l'Asl debba intervenire per dirci se si possono fare o meno le processioni”. Il sindaco di Sorrento Massimo Coppola ha rilasciato alcune dichiarazioni al quotidiano la Repubblica Napoli in merito alle raccomandazioni dell’Azienda sanitaria locale Napoli 3 per quanto riguarda l’organizzazione delle tradizionali manifestazioni religiose del periodo pasquale. Questi eventi richiamano, ogni anno, migliaia di turisti da tutta la regione Campania e costituiscono, per l’Asl, un evidente rischio per la diffusione incontrollata del Covid-19. Già gli ultimi dati in costiera sorrentina non sono incoraggianti e c’è, quindi, il timore che le processioni di Pasqua possano aggravare la situazione. Le idee dei dirigenti della struttura sanitaria, però, questa volta non coincidono con quelle dei primi cittadini, i quali non intendono adottare nuove restrizioni. Negli anni scorsi si è deciso di non organizzare le manifestazioni, con il benestare anche della Chiesa, ma adesso per gli amministratori le cose sono cambiate. L’Asl Napoli 3 ha inviato una circolare ai sindaci nella quale ha sottolineato come attualmente ci sono quasi 2mila positivi su tutto il territorio, un numero allarmante che consiglierebbe prudenza. I dirigenti sanitari chiedono di rimandare le processioni al 2023. La reazione dei primi cittadini è stata netta. “A Sorrento le due processioni, quella Bianca e quella Nera – ha continuato il sindaco Coppola – si terranno regolarmente. Mi prendo tutte le responsabilità che mi consente la legge”.
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