L'assessore regionale Casucci: preoccupati dai contraccolpi della guerra ma proveremo a trovare soluzioni
Mentre il Paese esce dall’emergenza, il turismo organizzato continua a soffrire. Con la guerra russo-ucraina ad aggravare una situazione già precaria e l’inflazione che frena le prenotazioni, il settore rischia di perdere altri 6 miliardi quest’anno, a fronte di aiuti governativi pari a soli 39,3 milioni di euro per agenzie di viaggio e tour operator. Undici regioni italiane, 400 espositori, anche internazionali, che occupano tre padiglioni della Mostra d' Oltremare. Questi i numeri della Borsa Mediterranea del Turismo, la fiera di settore iniziata ieri a Napoli e che resterà aperta fino a domenica. Nonostante i venti di guerra dell'Est restano alte le aspettative degli operatori che confidano in una stagione turistica di vera ripresa. «Certo, ci preoccupa la guerra, il vivere una condizione di emergenza continua», sottolinea l'assessore regionale al Turismo Felice Casucci: «Ci siamo allenati con la pandemia e sono convinto che riusciamo a organizzarci anche con l'emergenza specifica che riguarda i Paesi dell'Est europeo e la Russia in particolare che per una fetta di turismo da un punto di vista finanziario è importante. Penso però che riusciremo a compensare con un turismo di prossimità che è molto importante».
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