Vico Equense - L’assalto nei pressi della centrale nucleare Zaporizhzhia ha riportato alla mente il disastro di Chernobyl. Fino a qualche giorno fa in pochi conoscevano l’impianto, nonostante la sua importanza dal punto di vista energetico. Zaporizhzhia è infatti più grande della centrale esplosa nel 1986. Situata nei pressi di un centro di 53 mila abitanti, chiamato Enerhodar, dove risiede da qualche anno Giosuè Maresca. Lo chef di Vico Equense dall’inizio del conflitto è in contatto con Positanonews. I russi hanno occupato il Comune e la centrale dotata di sei reattori nucleari, che generano circa un quinto dell’energia elettrica prodotta in Ucraina. “In strada c’è un silenzio irreale – sottolinea lo chef originario della borgata di Arola – Durante il giorno si può uscire per fare la spesa, mentre la sera scatta il coprifuoco. Si fa la fila per comprare il pane, e tra la gente c’è molta incertezza e preoccupazione su quello che potrà accadere. Le ronde fanno controlli nelle abitazioni, - conclude lo chef, in contatto telefonico con Michele Cinque, direttore del portale Positanonews - e per il momento non mi manca nulla, ho scorte a sufficienza e stiamo tutti bene.”
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