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giovedì 21 aprile 2022

Marina di Aequa. Pescatori spazzini del mare: l'impegno continua

Nel 2018 otto barche della cooperativa San Francesco parteciparono al progetto “Fishing for litter”

Vico Equense - La flotta da pesca italiana se ad ogni uscita potesse portare a terra tutto quello che rimane impigliato nelle reti oltre al pesce, in 10 anni libererebbe il mare da 30 mila tonnellate di rifiuti; spazzatura che messa in fila andrebbe a ricoprire 15 volte il giro della terra. Sono le stime di Fedagripesca - Confcooperative all’ansa. Dall’utilizzo delle imbarcazioni per raccogliere rifiuti, alle bio reti al recupero degli attrezzi fantasma abbandonati accidentalmente nei fondali. La Cooperativa di pescatori "San Francesco" alla marina di Aequa parteciperà a un progetto di recupero di rifiuti in mare della durata di 18 mesi. Il materiale raccolto sarà prima stoccato e poi smaltito, dopo la campionatura dei ricercatori del CNR. La Città di Vico Equense, insieme ad altri comuni della penisola sorrentina, già nell’ottobre 2018 adottò questo sistema con il progetto “Fishing for litter”, condiviso da Legambiente, Area marina protetta di Punta Campanella, Capitaneria di porto, Comuni e Cooperative di pescatori. I pescatori durante la loro attività differenziarono anche i rifiuti che accidentalmente rimasero intrappolati nelle loro reti. L’attuazione di questa campagna di rimozione ha avuto il duplice obiettivo di contribuire al miglioramento della qualità dell'ambiente marino a livello locale e di promuovere misure concrete di sensibilizzazione dei pescatori e degli stakeholder del settore per limitare l'abbandono volontario e la perdita accidentale dei rifiuti e degli attrezzi da pesca in mare. Il protocollo "Fishing for Litter" consentì alle cooperative di trascinare a riva tonnellate di spazzatura. Nel 78 per cento dei casi si è trattato di plastica, nel 9% di metallo, nel 4 di vetro e di tessuti. Non sono mancati carta, cartone, gomma, rifiuti medici, sanitari e misti.

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