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Arola |
Vico Equense - È una buona
Pasqua, c’è un discreto movimento di turisti. Finalmente il trend sembra invertirsi. Un segnale di ripresa importante per alberghi e settore extralberghiero dopo la lunga pandemia. La
Campania è una delle mete più richieste, e sono molti i comuni della provincia di Napoli che scommettono sulla cultura. Oggi a
via Bonea ho incontrato due coppie di stranieri, camicia di cotone, sneakers ai piedi per meglio muoversi, che mi hanno chiesto info per raggiungere la stazione della
Circum. Andavano nella vicina
Pompei, forte del suo quarto posto nazionale tra i siti più visitati, e poi si sarebbero spostati in
penisola sorrentina, dove intanto, dal primo aprile hanno riaperto la maggior parte degli alberghi e delle strutture ricettive. Il murale di
Jorit, gli eventi organizzati dal Comune di
Sorrento sono una garanzia per la presenza di sempre più turisti in quell'area. Qui a Vico i musei cittadini sono chiusi, e i servizi non sono ancora all’altezza di una città turistica. Con le festività torna il problema dell’accoglienza. I punti critici sono tanti, inutile ripeterli, e i problemi non sono tutti facili da affrontare. Eppure questo fine settimana è il primo test per la città che fa i conti con il turismo e i servizi che offre a chi viene a visitarla. Certo la floricultura è importante, ma anche aggiustare le strade lo è. “Una situazione non decorosa” che
Giuseppe Del Santo di Arola sottolinea quasi quotidianamente. Dopo il consueto stop invernale, riprendono le corse della funivia che collega Castellammare con la vetta del monte Faito. Per il week end di Pasqua e Pasquetta sono migliaia i turisti attesi sulla sommità della montagna che domina i golfi di Napoli e Salerno, “che va rispettata e ripulita dal nostro passaggio” afferma il consigliere comunale
Vincenzo Cioffi.
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