Maurizio Cinque “Nessun confronto con chi rappresenta una grandissima parte dei cittadini”
Vico Equense - Approvato, nella riunione di oggi pomeriggio del consiglio comunale di Vico Equense, il bilancio di previsione 2022/2024 e le delibere a esso collegate. Si sono espressi a favore nel corso della seduta i consiglieri di maggioranza, mentre la minoranza ha votato contro il documento contabile. “Non avete ritenuto opportuno un confronto preventivo con chi rappresenta una grandissima parte dei cittadini” tuona il leader dell’opposizione Maurizio Cinque. “È chiaro, - continua - con il documento unico di programmazione (DUP) presentato, l’impegno del nuovo esecutivo è di portare avanti la politica disastrosa della passata amministrazione. In questo bilancio c’è la tecnica, tutto quadra o quasi – continua Cinque – ma non la politica, la visione prospettica di un paese e della sua Comunità”. Tra le altre ragioni che hanno indotto la minoranza ad esprimere un voto contrario c’è anche il piano delle opere pubbliche, definito un libro dei sogni. “Opere pubbliche – aggiunge Cinque - con trasferimenti non disponibili e opere pubbliche mancanti che invece sarebbero prioritarie per lo sviluppo della Città. Ci sarebbe tanto da dire – chiosa il consigliere Cinque - anche sul fabbisogno del personale, sulla gestione dei rifiuti, ma avremo modo e tempo per confrontarci”. L’opposizione è poi entrata nel merito dell’atto finanziario, di difficile lettura per i cittadini. Si tratta di un documento con cui il Comune programma l’attività e i servizi che offrirà ai cittadini nei 3 anni successivi, indicando le fonti di finanziamento a cui attingerà per pagare le spese. Specifica le entrate e le spese previste e autorizzate sulla base delle necessità e delle priorità individuate dall’Amministrazione. È triennale per permettere una programmazione di lungo periodo. Spese ed entrate previste devono uguagliarsi per raggiungere il pareggio di bilancio, obbligatorio per legge. Secondo l’opposizione la lettura di alcuni parametri indicano le condizioni dell’ente strutturalmente deficitarie: debiti riconosciuti e finanziati maggiore dell’1%, debiti in corso di riconoscimento e in corso, più debiti riconosciuti e in corso di finanziamento maggiore dello 0,6%, la capacità effettiva di riscossione, riferito al totale delle entrate, minore del 47%.
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