Vico Equense - Raffiche di multe per chi viola l’innovativo sistema di controllo della velocità installato lo scorso gennaio “per prevenire incidenti stradali e per tutelare la sicurezza dei cittadini”, nel tratto compreso tra il Famous Beach e lo Scrajo. Come era prevedibile, pacchi di contravvenzioni sono sati notificati ai cittadini di Vico Equense, che transitando tutti i giorni davanti alla macchinetta hanno superano il limite di 50 chilometri orari. Tante le polemiche e le proteste. Il Consigliere comunale di maggioranza Vincenzo Cioffi manifestò da subito il suo scetticismo: “regolamentare pochi centinaia di metri fuori dal centro, disabitato, ai confini, serve principalmente a fare cassa.” Oggi il presidente di Confcommercio, che tutela i diritti dei commercianti sul territorio, l’avvocato Giacomo Monteleone, bolla l’autovelox come un modo “banale per fare cassa” e invita cittadini, associati e commercianti a protestare perché il sistema non è visibile e l’omologazione dell’apparecchiatura non è chiara. I ricorsi, secondo Monteleone, potranno far leva proprio su questo ma, ovviamente, non c’è alcuna certezza che saranno accolti dal giudice di pace. Il rappresentante di Confcommercio sostiene che sono tante le multe se “consideriamo la somma, sono più di una bolletta Enel mensile per ogni famiglia. In particolare, il danno va a discapito di chi, vivendo nelle zone periferiche di Vico Equense, è costretto a spostarsi negli orari più disparati".
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