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venerdì 29 aprile 2022

Vico Equense. Museo Antonio Asturi: c’è delusione nelle parole del nipote

Antonio Asturi
Vico Equense - Tra poche settimane saranno trascorsi sei anni dall’inaugurazione del MAAAM, lo spazio espositivo dedicato al pittore Antonio Asturi, l’installazione in pianta stabile di un "percorso museale diffuso" all'interno dell'edificio Comunale di Vico Equense. Un pittore incisivo, immediato, profondo. L’anno scorso il nipote, Salvatore Guida, ne ha evidenziato in una pubblicazione uno degli aspetti meno conosciuti del geniale artista vicano: il futurismo e le contaminazioni con quel movimento. Parlando con lui, oggi pomeriggio, della mostra impressionista organizzata a Villa Fiorentino, nel cuore di Sorrento, ho avvertito nelle sue parole una grande delusione. "Un’ esposizione simile poteva essere realizzata anche qui”, mi ripete Salvatore, che più volte sottolinea amareggiato l’assenza di progettualità, la mancanza di una figura (Curatore) che possa rilanciare l'intera opera di suo nonno al di là dei confini locali. Il Museo, che doveva aprire la stagione della conoscenza verso uno dei massimi artisti del Novecento Italiano, offrendo finalmente a questo figlio della città il tributo che di diritto gli spetta, è diventato uno spazio vuoto. "Mio padre, - ricorda la figlia Anna Maria - nelle nostre lunghe chiacchierate pomeridiane, mi diceva: «Io non sono nessuno, ma di me parlano e parleranno le mie numerose opere sparse in giro per il mondo». E oggi, a distanza di sei anni, il concetto iniziale di condividere con altre realtà artistiche - impressioniste e futuriste - l’opera di Asturi, è venuto meno.

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