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sabato 7 maggio 2022

Vico Equense. L'evoluzione dell'arte. Al Museo Mineralogico Campano il neolitico si fonde con il surrealismo

Vico Equense - Al Museo Mineralogico Campano di Vico Equense il neolitico si fonde con il surrealismo. Il cammino dell'uomo verso sempre più complesse e variegate espressioni artistiche si potrà ammirare fino al 30 settembre, al primo piano del complesso seicentesco della Santissima Trinità e Paradiso, grazie agli esemplari della sezione antropologica del Museo e alle diverse forme in cui si è espresso il genio di Salvador Dalì. “Nella sala laterale del Museo – ci spiega Umberto Celentano (foto), direttore del Museo Mineralogico - spicca un'incisione rupestre proveniente dal deserto libico in cui con forme stilizzate ed eleganti è rappresentata un'antilope, erbivoro che caratterizzava la savana ora occupata dal Sahara. L’eccezionale testimonianza artistica, risalente ad oltre 5 mila anni fa, è uno degli esemplari della collezione donata nel 2002 al Museo dal geologo Angelo Pesce e dalla consorte Elvira Garbato di cui fanno parte decine di amigdale (asce da pugno), asce, raschiatoi in selce, punte di freccia, ed altri strumenti litici dell'industria sahariana del paleolitico e del Neolitico. Altro esemplare di rilievo – continua Celentano - di questa vetrina è una ciotola di argilla con incise raffigurazioni geometriche cuneiformi, mentre il progresso creativo dei nostri progenitori è abbinato a fossili di animali della preistoria come il mammut di cui si possono ammirare una zanna proveniente dalla polonia, un molare rinvenuto nel Mare del Nord (Olanda) e un ciuffo di lunghi peli estratti dal permafrost della Siberia”. Se in questa sala del Museo si integrano l'evoluzione creativa dell' uomo e quella della natura attraverso fossili eccezionali di tutto il mondo, tra cui reperti di dinosauri, nelle altre si fondono con la genialità di Salvador Dali. Nella sala delle Colonne in 8 vetrine di preziosi gioielli ideati del maestro catalano sono inseriti minerali di varie classi con campioni (cristallo di quarzo, oro, argento, malachite, lapislazzulo, ecc.) presenti nei monili e nelle sculture in argento o oro di Dali.


 

A quelli inseriti nelle teche sono abbinate numerose sculture in bronzo raffiguranti tematiche simbolo della creatività del genio catalano e sue opere grafiche. Al centro del Salone si può, invece, ammirare la grande scultura "La Nobiltà del Tempo con uno orologio molle, uno dei simboli dell'arte di Dali. La visita guidata al Museo ed alla Mostra su Dali è possibile dal martedì alla domenica dalle ore 10.00 alle ore 19.00, nei fine settimana fino alle ore 20.00 con acquisto del ticket cumulativo online 10 euro, o a tariffe speciali ridotte, sul circuito www.ciaotickets.com oppure direttamente nella sede espositiva. In tutto sono in mostra settanta opere che rappresentano l'estro di Dalì in vari campi (gioielleria, moda, design, ecc.) tra cui la grande scultura "Omaggio alla Moda", mentre il Museo ha allestito la vetrina dedicata alle Meteoriti e reso più accattivante la visione di molti suoi tesori naturalisti come la spettacolare "Ammolite" del Canada, raro fossile di 71 milioni di anni fa, una tipologia di gemma esposta solo in pochi musei europei. Inoltre, nella Sala Centrale del Museo si possono ammirare 8 abiti ideati dall'artista catalano e realizzate da celebri maison (Trussardi, Coveri, Ferragamo, Ferretti, ecc.) mentre altri 7 sono collocati, abbinati a minerali in mostra, in due stanze limitrofe.

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