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martedì 31 maggio 2022

Vico Equense. «Pronto soccorso soppresso, ci hanno ingannato»

L'imprenditrice Mena Caccioppoli si scaglia contro la decisione assunta

di Vincenzo Califano da Il Roma 

Vico Equense - Mena Caccioppoli, presidente dell'Accademia delle Idee Campania SpA e tra i fondatori del rinomato Agriturismo "Nonno Luigino" reagisce con un duro commento alla notizia che il Pronto Soccorso dell' Ospedale "De Luca e Rossano" non riaprirà più i battenti. L'attuale nosocomio sarà sostituito da un Ospedale di Comunità secondo i piani della Regione e gli indirizzi del Pnrr in materia di sanità ospedaliera. «La grande bugia» secondo Caccioppoli è stata la chiusura del Pronto Soccorso a causa della pandemia, «L'emergenza è finita e ora si parla di progetti e strategie. Ben vengano se sono corrette. Ma c'era davvero bisogno di ingannarci in questo modo barbaro? Era necessario e propedeutico smantellare tutto, anni prima, in modo così violento? Da cittadina vicana non intendo accettare un Ospedale di Comunità, poco più di un poliambulatorio, ma chiedo la riapertura del pronto soccorso violentemente e ingiustificatamente strappato alla nostra comunità». Sulla riorganizzazione della sanità ospedaliera nel distretto 59 dell’Asl Na3Sud si addensano le polemiche di quanti si oppongono alla realizzazione del progetto del nuovo Ospedale a Sant'Agnello, una moderna struttura frutto di una scelta a suo tempo condivisa da tutte le amministrazioni dell'area, inclusa Positano, e che si appresta a diventare realtà se, rispettando i tempi annunciati dal Presidente della Giunta Regionale della Campania Vincenzo De Luca, nel prossimo autunno si potrebbe mettere la prima pietra di un'opera imponente in grado di soddisfare le aspettative di assistenza ospedaliera di un comprensorio che conta circa 90mila abitanti.


 

La protesta di Mena Caccioppoli interpreta però un diffuso malcontento della popolazione vicana: «Mi chiedo: dove è ¡a verità? Quando ci sarà l'Ospedale Unico forse si può parlare anche di altro... Si faccia chiarezza su questa questione, basta frottole e prese per i fondelli. Si riapra il Pronto soccorso salvavita e si potenzi ulteriormente la struttura ospedaliera che già abbiamo. Non è più facile così, piuttosto che stravolgere la vita di una comunità creando con la stessa una ferita così profonda e difficilmente ricucibile e che sarà ricordata per tante generazioni? Chi dei decisori a tutti i livelli è pronto a prendersi una tale responsabilità?». Nell'ultima campagna elettorale, tutte le liste in campo posero al centro del dibattito e del proprio impegno la salvaguardia dell'Ospedale e il ripristino del Pronto Soccorso. Sul sindaco Peppe Aiello incombe quindi una nuova responsabilità: quella cioè di contemperare le aspettative della sua cittadinanza con le scelte già adottate a livello comprensoriale e che hanno portato alla progettazione e al finanziamento del nuovo ospedale con una riorganizzazione dei servizi di assistenza territoriali. Intanto a Sorrento, all'Ospedale "Santa Maria della Misericordia", hanno preso il via i lavori del nuovo reparto di Anestesia e Rianimazione con la posa della prima pietra da parte del direttore generale Gennaro Sosto, del direttore sanitario Giuseppe Lombardi, dei dirigenti di reparto Matilde De Falco (anestesia), Pietro Gnarra (chirurgia) e Vincenzo Iaccarino (Utic), «C 'è massima attenzione verso la nostra sanità - evidenzia Lombardi - e l'ing. Sosto ha dimostrato ancora una volta la sua volontà di miglioramento dell'assistenza in penisola sorrentina e di questo ne siamo tutti orgogliosi».

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