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giovedì 9 giugno 2022
Auto elettriche, Adinolfi (F.I.) "La sinistra affossa l'automotive, mentre anche il ministro Cingolani ci dà ragione"
“Si sta correndo troppo con il rischio concreto di bruciare migliaia di posti di lavoro nel settore automobilistico, di fondamentale importanza per l’industria italiana ed europea, in nome di una transizione ecologica propagandistica ed estremista. Noi crediamo fermamente che questo processo di transizione possa essere affrontato gradualmente difendendo anche i lavoratori, mentre la sinistra ha dimenticato dove sta di casa il buon senso bocciando la nostra proposta e affossando l’intero comparto dell’automotive. Le stesse parole del ministro pentastellato della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, che ha promosso il nostro emendamento, lasciano ben comprendere quanto sia utopistico e puerile l’atteggiamento del Partito Democratico. Ci sono delle battaglie che devono andare al di là delle ideologie, ma il Pd preferisce fare l’integralista e affossare il Made in Italy”. Così, l’eurodeputata salernitana di Forza Italia, Isabella Adinolfi, dopo il voto contrario del Parlamento Europeo alla proposta del Partito Popolare Europeo di modificare l'obiettivo del 100% di taglio di emissioni entro la fine del 2035, con un passaggio al 90% delle emissioni da tagliare.
“La nostra proposta avrebbe permesso all'industria di avere una fase di transizione che aiutasse la difesa dell'occupazione - rincara la dose, l’onorevole Adinolfi - Ci sono ancora tanti, troppi, punti interrogativi sull’elettrificazione totale, tralasciando un aspetto importante legato all’utilizzo dei carburanti sintetici, di cui tra l’altro l’Italia è secondo produttore al mondo, che possono darci una mano utilissima in una fase di transizione. La transizione ecologica deve essere giusta e non gravare sulle spalle dei cittadini”.

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