Gli altri comuni non fanno progetti con chi non rispetta i tempi e fa lavori che non finiscono mai. 13 Porte? Solo marketing. Peppe Aiello imiti il sindaco di Sorrento invece di seguire altri esempiVico Equense - "I problemi della Penisola, a partire da viabilità
e trasporti, si risolvono
unendo le forze e non dividendosi. Questo territorio
è, di fatto, un unico agglomerato urbano. Il PNRR
è una grande occasione,
senza precedenti, per l'area al fine di realizzare
opere a carattere comprensoriale. Ma Vico rischia di essere la palla al piede della costiera.
L'Amministrazione dovrebbe avere più spirito
collaborativo con gli altri Comuni e prendere
ad esempio il sindaco di Sorrento, mi auguro
che si diano una mossa".
A parlare cosi è Giuseppe Guida, tributarista e consulente aziendale, già presidente
del consiglio comunale e vice sindaco di
Vico Equense, oggi impegnato anche nel
sindacato Italiano Commercialisti, con ruolo di primo piano.
Cosa c'è che non funziona nel Comune di
Vico?
E un problema di approccio e di metodo.
L'eccesso di municipalismo che porta ad
isolare Vico dagli altri Comuni è una cattiva
abitudine da superare, ma invece, purtroppo, ritorna.
In pochi km quadrati ci sono sei Comuni
che hanno problemi interconnessi.
Vico è la porta d'ingresso della penisola sorrentina. Questa porta va tenuta aperta e non
chiusa agli altri.
Ripeto, con il PNRR, ci arrivano risorse fino
a poco tempo fa inimmaginabili.
E una occasione unica e da non perdere.
Già i paesi del nord Europa fanno pressing
per ritornare all'austerità che ha causato
tanti problemi con la limitazione degli investimenti. Dobbiamo fare la nostra parte
per andare nella giusta direzione, altrimenti
non rilanceremo mai questi bellissimi territori che devono essere valorizzati ma anche
resi fruibili.
Dove ha colto queste difficoltà?
Al summit
"Verso sud", la due giorni organizzata dal prestigioso studio "Ambrosetti"
a Sorrento cui, oltre al Capo dello Stato e
mezzo Governo nazionale, erano presenti
i sindaci della penisola, ho avuto modo di
scambiare qualche idea con quattro sindaci, ho chiesto di attivarsi all'unisono in
conferenza di servizio per dare attuazione a
progetti comprensoriali (sorrentino/amalfitano) ed utilizzare al meglio i fondi PNRR.
La risposta è stata "i tempi non sono maturi
per discorsi unitari e non vi è ancora la mentalità". Erano presenti quattro sindaci della penisola, mancava Vico Equense, assente forse per
motivi politici o per l'atavico campanilismo che ancora regna in penisola.
Per la realizzazione di opere consortili è
necessario rispettare i tempi previsti e fare
gioco di squadra.
Un modo elegante e non esplicito per farmi
cogliere le criticità presenti.
E quali sono le criticità?
Come si possono fare opere cosi imponenti
con chi segue l'impostazione visibile a Vico
Equense?
Opere iniziate e mai finite, tutto lasciato in
sospeso in una perenne incertezza.
Poi, lo spirito di collaborazione non è il forte dell'Amministrazione cittadina e questo
non solo negli ultimi anni.
Sono fiducioso che l'attuale amministrazione comunale di Vico Equense riesca a
cogliere il momento
nuovo ed opportuno per amministrare.
Ma sul PNRR a che punto siamo?
Ad un punto basso, e non solo a Vico, anche
se a Vico le difficoltà emergono evidenti e
sono strascichi del tempo: non abbiamo
ancora potuto verificare una programmazione, nè progetti: bisogna coinvolgere la
cittadinanza a 360 gradi e farla partecipe dei
progetti
Motivo?
Ce lo ha spiegato il Ministro della Pubblica
Amministrazione, Renato Brunetta, quando, nel corso di un confronto, ha affermato
che i Comuni del sud Italia non hanno tecnici e strutture adeguate per partecipare alla
gestione del PNRR.
La soluzione, come ha detto lo stesso Ministro, è affidarsi a studi professionali esterni,
altrimenti il treno passa e non lo prendiamo.
C'è da considerare un altro profilo
Dica
L'uso squilibrato delle risorse in campo tra
pubblico e privato fa aumentare il divario tra
la Pubblica Amministrazione ed il mondo
dell'impresa.
I privati stanno utilizzando i vari incentivi, a
partire dai crediti d'imposta, per investire in
innovazione.
Questo squilibrio è destinato a creare un
corto circuito, anche sui nostri territori, tra
una politica ferma al palo ed i privati che
stanno avanti e soffriranno sempre più la
mancata innovazione dell'apparato burocratico pubblico.
L'Europa attraverso il PNRR ci chiede di
dare immediata attuazione alle riforme: del
la Giustizia, della Pubblica Amministrazione, della libera concorrenza ecc., ne sento
parlare da mezzo secolo.
Andiamo ad un altro aspetto che riguarda
il Comune di Vico Equense. C'è il progetto
13 porte che riscopre e valorizza i sentieri
storici. Cosa ne pensa?
I sentieri ed i borghi, vanno sistemati, difesi
a lavori che non finiscono mai.
invece di seguire altri esempi
e valorizzati seriamente, questo è solo marketing. Meglio questo di niente, ma presentarlo come una svolta, mi sembra eccessivo.
Guardiamo alla sostanza.
Guardiamola insieme e ci aiuti a capire?
Il Sentiero degli Dei va sistemato e proprio
con i fondi del PNRR si può fare molto.
11 Sentiero va difeso con una comunicazione
adeguata.
Anche nei TG, il Sentiero che parte da Vico,
passa per Positano ed arriva ad Agerola è associato alla costiera amalfitana.
Ma quando mai.
C'è il Sentiero di Minerva che da Stabia arriva a Massa, altro attrattore importante per
la comunità e su cui sviluppare progettazioni di livello e qualità adeguate, il sentiero di
Monte Comune, il sentiero degli Illuministi,
i sentieri del Faito, il sentiero della Sperlonga
ecc. bella la iniziativa dell'amministrazione
comunale, ma deve essere almeno affiancata da una seria e completa progettazione:
fondi ci sono, comunque la comunicazione
ha il suo peso.
Servono scelte importanti come quelle che
hanno portato a Sorrento i nomi più prestigiosi della politica e dell'impresa internazionali. C'è stato il G20 del Commercio, arriva
un evento dell' Onu a fine giugno.
Su tutti i fronti il sindaco Coppola difende
e valorizza la sua città.
Se vi fosse unità d'intenti tra i sindaci si potrebbero ottenere ben altri risultati.
Ma Sorrento è una città di fama internazionale. Forse, è più facile
Si, è vero, senza dubbio.
Ma prima non c'erano eventi di questo tipo
ed oggi ci sono.
A Vico riusciamo a portare personalità insignite del Nobel, grazie al Premio Capo
d'Orlando.
Questo significa che se si vuole, si può.
A Vico cosa si vuole fare, invece, secondo
lei?
Procedere con metodi e modi di Amministrare vecchi ed ormai superati del tutto e
che potevano avere un senso 20 o 30 anni
fa, quando rispetto al niente anche un certo
modo di operare andava bene.
Ma ora no.
Ma per rispondere alla sua domanda, in
modo specifico, oggi ad esempio si vuole
realizzare una strada impossibile nella mia
zona, lungo Via Raspolo, senza approdare
ad alcun risultato in termini di alleggerimento del traffico sulla R. Bosco, compromettendo, forse in modo irreparabile, la
strada che percorrevano gli illuministi napoletani per raggiungere l'Antica borgata di
Massaquano.
Ma di questa operazione parleremo in un
altro numero.
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