Napoli - Commozione, applausi e bandiere in Piazza del Plebiscito per la Festa del 76mo anniversario della fondazione della Repubblica. Dopo la tappa al Mausoleo di Posillipo, dove il prefetto di Napoli Claudio Palomba con le massime autorità religiose, civili e militari, ha deposto corone di fiori in onore dei caduti, nella piazza simbolo della nostra città ha avuto luogo la suggestiva cerimonia dell’Alzabandiera, con lo schieramento del reparto interforze. Il prefetto ha quindi dato lettura del messaggio del Presidente della Repubblica per poi procedere alla consegna delle Medaglia d’onore alla memoria dei cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra, ed ai familiari dei deceduti, e delle onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana concesse dal Capo dello Stato a cittadini dell’area metropolitana di Napoli che si sono distinti nel campo delle lettere, delle arti, della economia, delle attività sociali e per lunghi e segnalati servizi svolti nel corso delle carriere civili e militari. Consegnata anche una Medaglia d'argento al Valore Civile. Insigniti del titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana due cittadini di Vico Equense, l’imprenditore caseario Tommaso De Gennaro e il viceprefetto di Campobasso Agnese Scala. "È sempre un grande onore essere chiamati a ritirare riconoscimenti per il proprio lavoro, ma essere insignito di questa onorificenza lo è in maniera del tutto particolare. Sia perché, in un momento come quello che stiamo vivendo, rappresenta un segnale positivo per tutte le piccole realtà imprenditoriali impegnate da sempre nella tutela del territorio e nella valorizzazione della trasmissione del lavoro artigianale, sia perché questo traguardo rappresenta un coronamento dei sacrifici spesi nel corso di una vita da tutta la famiglia De Gennaro dal 1850 ad oggi" il commento di Tommaso De Gennaro.
Nessun commento:
Posta un commento
La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.